Alla vigilia della sfida col Qarabag che può sancire il passaggio agli ottavi di Champions League per la Roma, interviene in conferenza stampa il mister Eusebio Di Francesco. Accanto a lui, il capitano Daniele De Rossi che potrà tornare in campo in Europa vista la squalifica in campionato. A seguire, la squadra scenderà in campo a Trigoria per la rifinitura.
Per De Rossi: vuoi aggiungere qualcosa su quello che è accaduto a Genova?
"Io ho parlato per primo, ho chiesto scusa, di più non posso fare. Non si può tornare indietro anche se lo farei volentieri. L'unica cosa che posso fare è concentrarmi sulle prossime partite, perché già domani è molto importante"
Per Di Francesco: aggiornamenti su Nainggolan e Perotti?
"Saranno tutti e due convocati e a disposizione per domani. Ne siamo molto felici. Stiamo solo valutando Kolarov che era uscito un po' affaticato dopo la Spal ma quasi sicuramente anche lui sarà della partita"
Per De Rossi: ti ha fatto piacere lo striscione?
"Assolutamente, ogni qual volta ho avuto momenti di difficoltà loro sono stati chiari e fermi nello schierarsi dalla mia parte. Sono stato felice. Promesse? No, meglio non farne, soprattutto nel calcio dove non tutto dipende da te"
Per Di Francesco: rischi per domani?
"E' una partita che va aggredita dall'inizio, il Qarabag ha fatto molto bene in trasferta, ha fatto capire che non è la squadra della prima partita contro il Chelsea. Se giochiamo al massimo della nostra forza potremo prevalere"
Per De Rossi: come si prepara una partita come quella di domani?
"La prepari come un derby, Roma-Juve o Roma-Milan. Devi vincere, devi aggredirli, soprattutto quest'anno abbiamo un modo di affrontare sempre uguale, non c'è una partita in cui facciamo contropiede e un'altra in cui attacchiamo. Credo che questo sia uno dei punti di forza della stagione"
Per Di Francesco: quanto è cambiata dall'andata la squadra?
"E' cambiata ma bisogna dar valore a quella vittoria perché vincere in Champions non è mai facile. Le parole di Daniele sono emblematiche sulla mentalità"
Per De Rossi: il tuo rapporto con la Champions?
"Mi ha regalato serate di gioia, serate di brutte figure. E' una competizione che non ti permette di fare grandi voli perché ci sono squadre più preparate, di passare un girone del genere non ci è mai capitato e sarebbe una bella immagine da esportare, prima passiamo e poi potremo ricordarla come una delle serate migliori della mia carriera in Champions"
Per De Rossi: disse che sarebbe stato complicato sostituire uno come Spalletti
"Avevo ragione, era complicato. In quei giorni si parlava di quell'allenatore e passava come uno sprovveduto o che aveva fatto danni a Roma. Qualche casino l'ha fatto, abbiamo risentito tutti di quello che succedeva con Francesco, il fatto che abbia detto complicato e non impossibile dà valore al lavoro del mister, non ricordo un inizio così per un allenatore a Roma. Se fossimo partiti così l'anno scorso saremmo stati primi magari"
Per De Rossi: domani dovrebbe arrivare l'ok per lo stadio. La speranza è che potresti giocarci tu
"Il futuro lo costruiamo domani e lo stadio in 3-4 anni. Nel 2021 avrei 38 anni, mi sembra difficile anche se i test sono buoni, servono tante altre qualità per continuare a giocare a 38 anni"
Per Di Francesco: passare domani sarebbe oltre le aspettative?
"Preferirei rispondervi alla prossima conferenza, dopo aver passato il turno. Pessimismo a Roma? No, non scherziamo, c'è sempre stato dall'inizio...Aspettiamo e godiamoci questo passaggio se ci sarà. Io sono stato sempre ottimista e lo sarò domani e in futuro"
Per Di Francesco: cosa ne pensa delle parole di Sarri sull'Inter che fa un altro sport?
"Credo che ognuno vorrebbe giocare Champions, campionato e andare avanti. Non mi pongo questo problema, cerco di ottimizzare al meglio il tempo che ho e cercare di continuare a giocare ogni 3 giorni. Sono felicissimo di poter lavorare un pochino meno sui miei concetti ma giocare di più"
Per De Rossi: calcolando le squalifiche, hai saltato una stagione in pratica. Il tuo carattere ti ha più giovato o più nociuto in carriera?
"Se calcoli un giocatore che gioca 16 anni, con due giornate di squalifica l'anno ne salta 32 anni. E' matematica. Non ho saltato un anno della mia carriera, avete scritto male, sono sempre stato presente in campo e negli spogliatoi. Domani sarò presente in campo... Sarò presente in questa partita, come sempre, sia in campo che fuori" (Di Francesco riprende sorridendo De Rossi: "Hai fatto una buona scivolata", ndr)
#DeRossi anticipa le mosse di #DiFrancesco in campo: 'Sarò in campo'. Il tecnico: 'Ti sei salvato in scivolata'#RomaQarabag #AsRoma ???❤ pic.twitter.com/CR9bfv5syI
— laroma24.it (@LAROMA24) 4 dicembre 2017
Per Di Francesco: se dovesse succedere si sente di fare il voto di cantare sotto la curva?
"Io canto sempre, quando non mi vedete. Ho scelto di entrare nei social per annullare tutti quei profili falsi su di me, li utilizzerò con molta parsimonia. Volevo mandare un messaggio alla gente, per continuare a fare quello che stanno facendo"
Per Di Francesco: Florenzi ha giocato con la Spal, Peres domani è squalificato. Non era un rischio?
"Se non corri rischi non fai l'allenatore. Non volevo fermare Florenzi in quella che era la sua crescita e la sua consapevolezza nel ruolo. Era una scelta un minimo rischiosa ma che ho voluto fortemente"
Per De Rossi: hai la sensazione che ci sia un calcio che voi conoscete e quello di cui parlano tutti?
"Senza offesa, è normale che noi sappiamo veramente cosa succede e voi giornalisti, i tifosi, un po' meno. Ci sono giocatori che sono considerati da tutti eroi e poi negli spogliatoi se la fanno sotto fino a un minuto prima della partita. Ho la sensazione che i miei compagni mi ritengono una persona seria e che non gli volterebbe le spalle, neanche quando dovessero fare loro una cavolata"
Per Di Francesco: c'è uno scoglio in particolare che ha superato finora?
"No, ribadisco quello che avevo già detto. Lo scoglio più grande è dentro lo spogliatoio, il voltare le spalle ai propri compagni non significa giustificarli ma anche bastonarli e fargli capire il perché. E' una famiglia il nostro spogliatoio. La nostra difficoltà era entrare nella testa ma le parole del capitano, di De Rossi, sono quelle che contano di più: credono in quello che facciamo"
Per De Rossi: si è posto un obiettivo per la fine della sua carriera?
"Sarebbe realistico porsi un limite, non può sempre dipendere da noi. Ho sempre detto che vorrei smettere prima di non farcela più e di non divertirmi più. Se vedi che stai male e fai più fatica a 34-35 anni, per quello che ho fatto e per come sto a casa non sarei condizionato a questo lavoro a tal punto da farlo ad ogni costo. Dire "non smetto finché non vinciamo lo scudetto" sarebbe da folli, sicuramente se vedessi che non c'è alcuna possibilità qui di vincere sarei già da un'altra parte"
Per Di Francesco: se dovesse scegliere una squadra con cui contendersi lo scudetto fino alla fine chi sceglierebbe?
"Sinceramente mi interessa in maniera relativa. Chi è prima in classifica adesso? L'Inter? Con l'Inter"