Alla vigilia di Roma-Atletico Madrid, che segnerà il debutto in Champions League dei giallorossi, intervengono in conferenza stampa il tecnico Eusebio Di Francesco, alla "prima" nella massima competizione europea per club, e Kevin Strootman, che in carriera ha giocato soltanto gli ultimi minuti a Mosca contro il CSKA nell'ex coppa dei campioni. Queste le loro parole:
Per Di Francesco: che esordio si aspetta?
"Innanzitutto vorrei vedere una squadra determinata, con la voglia di arrivare al risultato, come quella che avremo davanti. Un pochettino ci dovremo anche adeguare a loro, sarà una battaglia di quelle vere vere. Dobbiamo partire col piede giusto, è la prima e può essere determinante"
Per Strootman: cosa significa per voi che avete giocato col Porto tornare in Champions?
"Giocare in Champions è molto importante per noi, la sconfitta contro il Porto è stata molto pesante per noi, lo scorso anno non abbiamo iniziato bene in campionato anche per questo. Per un giocatore la cosa più bella è giocare contro questi grandi avversari"
Per Di Francesco: cosa colpisce di più del "cholismo"?
"La squadra ha una sua identità, sa quello che vuole. Magari meno estetica ma molto pratica però raggiungendo sempre l'obiettivo, non ci si arriva per caso, significa che c'è un lavoro importante alle spalle. Per poter competere per loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche insieme alla nostra idea di gioco"
Per Strootman: tu, Nainggolan, De Rossi, Gonalons, Pellegrini, poche squadre in Europa hanno un centrocampo così forte. Qui dovete fare la differenza?
"Hai dimenticato Gerson...non lo so, tutti dicono che abbiamo un centrocampo forte ma questo dobbiamo farlo vedere in campo. Sicuramente De Rossi ha giocato tante volte bene in Champions, Europa League, Mondiale. Radja e io un po' di meno. Il centrocampo è molto importante per la nostra squadra ma tutti contano. Anche io devo far vedere, non ho sempre giocato bene: contano sì i nomi ma bisogna dimostrare in ogni partita. Dobbiamo arrivare ad un livello alto anche domani"
Per Di Francesco: dubbi di formazione? Come sta Schick?
"I dubbi fanno bene, come ha detto giustamente Kevin non c'è un reparto più importante di unaltro, noi dobbiamo ragionare di squadra: è un aspetto che da quando sono arrivato sto cercando di mettere dentro la squadra. Tra Peres e Florenzi le valutazioni le farò entro domani, probabilmente uno dei due giocherà ma non ho ancora deciso niente. Per quanto riguarda Schick l'infortunio sembra meno grave, mi auguro di riaverlo se non per la prossima gara in casa, anche se me lo auguro, per quella successiva. Soddisfatto che si sia fatto meno di quanto si pensava inizialmente"
Per Di Francesco: quale idea vuole imprimere nella Roma? Le condizioni di Moreno?
"La condizione di Hector è buona perché è rientrato dalla Nazionale dopo aver fatto 90', adesso sta trovando continuità negli allenamenti. Non avendolo a disposizione tutti i giorni fai fatica a far capire cosa vuoi da lui. Quello che voglio dalla squadra è che sia corta in ogni momento ed essere competitiva in ogni situazione di gioco, dobbiamo restare sempre compatti e corti sia in fase offensiva che difensiva"
Per Di Francesco: è un bene o un male il rinvio con la Sampdoria?
"Sicuramente giocandola daremmo una risposta ben definita, è un vantaggio per aver avuto più tempo per preparare la sfida con l'Atletico. Non è un aiuto per un campionato perché ce la ritroveremo ma lo è per domani magari. Molti giocatori dell'Atletico però hanno riposato contro il Valencia"
Per Strootman: ti senti di nuovo il giocatore pre infortunio o c'è da aspettare ancora?
"Questa è una domanda difficile, spero tu mi possa rispondere domani dopo la partita. Non puoi fare paragoni perché sono stato fuori due anni, forse ho cambiato qualcosa nel mio gioco, sicuramente devo fare più cose per essere pronto per una partita, per un allenamento. Devo stare sempre attento, però mi sento bene: lo scorso anno ho giocato più di 50 partite quindi sto bene. L'unica cosa che mi manca ancora è che quando sono stanco sbaglio qualcosa di più"
Per Di Francesco: ha studiato come mettere in difficoltà l'Atletico che ha il carattere combattivo di Simeone? C'è un modo per neutralizzare questo loro modo di non far giocare l'avversario?
"Non posso dirlo pubblicamente ma sicuramente abbiamo studiato qualcosa per metterli in difficoltà. Dal punto di vista dello stare in partita, dell'equilibrio, della battaglia dobbiamo metterci al loro pari. Abbiamo Kevin Strootman in campo che è un leader in allenamento e in partita, sono sicuro che tornerà, e già lo è, un trascinatore. Sul come andarli a prendere lo tengo per me ora. Confido molto nell'esperienza di alcuni giocatori che abbiamo, conto molto sulle qualità caratteriali per questa partita"
Per Strootman: hai mai pensato di lasciare la Roma?
"Il mercato si è appena chiuso...No, perché ho rinnovato il mio contratto di 5 anni quindi neanche ci ho pensato a lasciare la Roma"
Per Di Francesco: la partita di domani vi serve per fare un grande prestazione e far vedere che la Roma c'è?
"Che siamo un po' dimenticati ora è anche la normalità. Però pensiamo a questa partita, facendo parlare bene di noi, facendo una grande partita. Sono convinto che facendo la prestazione contro l'Inter, tolti gli ultimi 20' al di là dei gol subiti, faremo una buona partita. Il calcio è fatto di episodi e nella partita di domani dovremo rimanere sempre concentrati"
Per Strootman: come gruppo, vi sentite più o meno forti dello scorso anno?
"E' difficile dirlo perché abbiamo giocato poche partite. E' difficile anche paragonare perché sono andati via 4 giocatori forti ma ne sono arrivati altri. Lo possiamo dire tra qualche mese, abbiamo molta fiducia per come prepariamo le partite e come dobbiamo giocare, dovremo farlo vedere sul campo e poi diremo se siamo più o meno forti dell'anno scorso"
Per Di Francesco: visto che Perotti ha giocato anche in Spagna, cosa si aspetta da lui per domani e per l'intera stagione?
"Che abbia giocato in Spagna mi interessa relativamente, contro l'Inter ha fatto una partita straordinaria sia sotto l'aspetto tecnico che fisico, è quello che ha corso di più e non è un caso visto che sta con me fin dal ritiro. Ha cambiato un po' il suo modo di giocare, mi auguro mantenga questa condizione fisica ottimale e non dimentichiamo che c'è anche Stephan in quel ruolo. Deve cercare qualche gol in più perché questo lo farebbe guardare in modo diverso oltre a convincerlo a cambiare il suo modo di giocare"