REPUBBLICA - E' scattato il piano Grandi Eventi: la finale di Champions League di Roma, mercoledì 27 maggio (l'ultima che si gioca a metà settimana), sarà un avvenimento che porterà nella Capitale italiana almeno 40.000 tifosi stranieri, tantissimi Vip e sarà visto da milioni di persone in tv in tutto il mondo. Il Viminale rassicura tutti, a cominciare dagli inglesi che erano (e sono) preoccupati: "Tutto andrà nel migliori dei modi". E' stato fatto un lavoro eccezionale: una collaborazione totale tra il Ministero dell'Interno, la questura di Roma, i carabinieri, la finanza, i vigili del fuoco, la polizia municipale, la Figc, l'Uefa, il Coni, eccetera. Contatti anche con Interpol ed Europol. ...
Il "security officer" della manifestazione è il dottor Roberto Massucci, vicequestore aggiunto e da anni ormai uno dei responsabili dell'Osservatorio. Consulente Stefano Filucchi, ex superpoliziotto, ora braccio destro di Massimo Moratti.
Un piano articolato, complesso, che prevede tutto. Nei casi dei Grandi Eventi interviene anche il CASA (antiterroristic strategic analysis committee), presieduto dal direttore generale della Polizia di prevenzione, il dottor Mario Papa, e di cui fanno parte anche i due servizi segreti, civile e militare (Aisi e Aise). Così come succederà anche in luglio-agosto per i Mondiali di nuoto che porteranno a Roma migliaia di persone e delegazioni anche da Paesi a rischio. Ma per quanto riguarda la Champions l'attenzione è soprattutto sulle migliaia di tifosi in arrivo: di sicuro ci sarà una squadra inglese (semifinale fra Manchester United e Arsenal) e un'altra inglese (Chelsea) o il Barcellona. I biglietti sono nominativi e incedibili: circa 20.000 per squadra. Gli altri, poche migliaia (sorteggiati), per il pubblico comune. Verranno utilizzati a pieno ritmo i due areoporti romani: a Ciampino dovrebbero sbarcare i tifosi spagnoli (se il Barca si qualifica), a Fiumicino quelli inglesi. La zona di Villa Borghese sarà il punto di ritrovo degli inglesi, quella vicino a Piazzale Cipro destinata agli spagnoli.
I percorsi saranno blindati: per evitare che gli autobus sbaglino strada come successo durante Roma-Arsenal (con relativa coltellata ad un tifoso inglese). I tifosi inglesi comunque all'estero non sono affatto degli agnellini, si sa. Hanno una pessima tradizione. Sono considerati da anni fra i più pericolosi. Ma ci saranno migliaia di poliziotti e mille steward, anche inglesi. Allo stadio Olimpico saranno utilizzati anche i metal detector, blindati giorno e notte saranno gli hotel scelti dalle due squadre. E' prevista un settimana di festeggiamenti. Nella zona del Colosseo, dove sarà esposta anche la Coppa, ci sarà il Champions Festival.
Alla Terrazza Caffarelli il 26 maggio il Celebration Party con tutti i Vip (ci sarà anche il numero 1 della Fifa, Sepp Blatter) mentre il 27, sempre al Colosseo, ci sarà il "Celebrità match". Vicino all'Olimpico è prevista una Fan Zone. Lo stadio, proprietà del Coni, è stato rimesso a nuovo: ma per motivi legislativi e anche organizzativi non è stato possibile togliere le separazioni fra i settori, come voleva l'Uefa. Ma niente separazioni fra spalti e campo (tanto c'è il fossato). Roma per una settimana vivrà, respirerà l'aria della Champions.
Oggi e domani si tiene intanto a Roma una conferenza internazionale dal titolo "Champions Meeting": appuntamento alla Scuola superiore di polizia, l'università della sicurezza. In due giornate di lavoro gli esperti delle polizia austriaca, francese, olandese, spagnola e tedesca forniranno in importante contributo basato sulle loro esperienze maturate nel corso dei Mondiali, degli Europei e delle gare di Champions. Sono attesi circa 70 delegati tra i quali 38 in rappresentanza di 16 Paesi europei. Domani a Roma arriverà anche Michel Platini: il presidente Uefa porterà la Coppa al sindaco Alemanno e verrà esposta in Campidoglio. Nel pomeriggio, prima di ripartire per Istanbul, Platini visiterà ancora una volta l'Olimpico. Uno stadio che conosce bene. E che merita di ospitare la finale di Champions.