Finale Champions, il piano: solo 10.000 biglietti e barriere

16/02/2009 alle 16:56.

LA REPUBBLICA - Mercoledì 27 maggio, ore 20, 45: allo stadio Olimpico di Roma si gioca l'ultima finale di Champions League in un giorno infrasettimanale. Dal prossimo anno infatti, per volere di Michel Platini, si giocherà sempre di sabato (già deciso: 22 maggio 2010, stadio Santiago Bernabeu di Madrid). L'ex campione della Juventus, e della Francia, ha scelto il sabato perché vuole che la massima competizione europea per club diventi una festa delle famiglie. Tre squadre italiane, intanto, sono ancora in corsa per l'edizione di quest'anno e puntano tutti e tre alla finalissima dell'Olimpico: sono la Roma (che giocherebbe in casa...), la Juventus e l'Inter. La Roma, negli ottavi, è impegnata contro l'Arsenal, la Juventus contro il Chelsea e l'Inter contro il Manchester United.

Domani sarà presentato anche il "Progetto Card", strumento valido come titolo di acceso all'Olimpico, ma anche un mezzo per fruire dei servizi a disposizione dei tifosi nei giorni a ridosso della manifestazione.

SpyCalcio è in grado di anticipare già oggi il piano-biglietti: poco più di 20.000 spetteranno ad entrambe le due squadre finaliste, 2.500 alle Federazioni europee che fanno parte dell'Uefa, 8500 circa ai partner commerciali dell'Uefa, 2.500 sono per l'Uefa e 3.200 circa per il Col (comitato organizzatore), cioè Coni, Figc e Leghe calcistiche italiane. Circa 10.000 saranno in vendita per il "general public", vale a dire i tifosi di tutto il mondo. Una quota estremamente bassa ma così ha deciso l'Uefa (non gli organizzatori italiani): facile prevedere che ci saranno richieste per oltre 50.000 biglietti. E' previsto comunque un sorteggio fra tutti quelli che si saranno prenotati per fare le cose con la massima trasparenza possibile, così come agli Euro 2008. I prezzi: I categoria, 200 euro (Montemario e Tevere centrale); II categoria , 140 euro (Montemario e Tevere laterale); III categoria, 90 euro (i quattro settori dei distinti); IV categoria, 70 euro (le due curve, riservate però solo alle squadra finaliste).

Resta da risolvere intanto un problema non da poco: gli organizzatori italiani hanno enormi difficoltà nel togliere le barriere fra i vari settori dello stadio come chiesto dall'Uefa. Nessun problema invece per quelle fra gli spalti e il campo, tanto c'è il fossato. L'Uefa in un primo tempo voleva fosse addirittura riempito il fossato, poi pare si sia rassegnata e Platini se l'è cavata con una battuta: "Ai miei tempi c'erano i coccodrilli...". Ma togliere le barriere fra i vari settori dell'Olimpico è un affare complicatissimo: non è tanto una questione di legge Pisanu-Maroni, quando del fatto che lo stadio avrebbe una diversa "struttura", 70.000 posti senza più alcuna divisione. Cambierebbero completamente i sistemi di evacuazione, le vie di fuga, eccetera: con il rischio che la commissione provinciale di vigilanza possa dire di no e negare quindi il nulla osta. Probabile quindi che le barriere restino al loro posto, con forte disappunto di Platini. Tra l'altro il 31 maggio all'Olimpico si gioca l'ultima di campionato, Roma-Torino: come fare a togliere e rimettere le barriere in pochissimi giorni?