Milan-Lazio, Diaconale: "Danneggiati da minoranza. Cori razzisti? Se fatti, sono stati coperti dal resto del pubblico"

26/04/2019 alle 01:22.
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"La Lazio prende le distanze da queste manifestazioni che non c'entrano niente nello sport e che invece rientrano in una logica politica. Non bisogna mescolare i due piani, altrimenti si fa quello che stanno facendo alcuni media: non è vero che i laziali sono nostalgici fascisti. Fare tutta di tutta l'erba un fascio è mentalità fascista". Lo dice all'agenzia di stampa il portavoce del club, Arturo Diaconale. «Noi siamo parte lesa, i danni di queste minoranze ricadono sulla società e sui tifosi», prosegue il portavoce laziale, sottolineando che «la stragrande maggioranza dei tifosi laziali non accetta questi episodi» e aggiungendo in merito allo striscione inneggiante a Benito Mussolini a due passi da Piazzale Loreto: «Sul terreno politico ognuno esprime le proprie idee, anche le più balzane - ha evidenziato Diaconale - Se sono stati computi dei reati è bene che le forze dell'ordine facciano il loro mestiere e perseguano i colpevoli. Non va bene mescolare questo con le vicende sportive, altrimenti si generalizza. Noi non possiamo subire ricatti e pressioni che rischiano di ricadere su una società che ora ha una nome e un'etichetta del tutto ingiustificata. Erano meno di trenta».

Sui 'buuu' razzisti durante la partita all'indirizzo dei giocatori di colore del Milan, Diaconale ha spiegato «allo stadio l'arbitro non ha sentito nulla, quindi se ci sono stati cori, quelli sono stati sopravanzati dal resto del pubblico. C'erano 55 mila milanisti, evidentemente il tifo dei milanisti ha soppiantato quello di una parte di quelli laziali».

(ansa)