
Lunedì alle ore 20:45 la Roma affronterà l'Atalanta al Gewiss Stadium nel big match valido per la trentaseiesima giornata di Serie A. A due giorni dalla partita Claudio Ranieri interverrà in conferenza stampa e l'appuntamento è alle 12:30 nella sala stampa del centro sportivo 'Fulvio Bernardini' di Trigoria. Come di consueto, LAROMA24.IT seguirà l'evento in diretta.
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Ha parlato con Dan Friedkin? Quali sono i percorsi per migliorare gli obiettivi?
"Buonissimo incontro con il presidente, ha fatti i complimenti alla squadra e a tutti quanti. Lui vuole fare bene, sa benissimo che in questi anni ha sbagliato qualcosa".
Ma c’è un progetto diverso per una Roma in Champions?
"No, è uguale. Dobbiamo migliorare anno dopo anno, questa stagione è stata particolarissima. Si è iniziato male, poi è andata peggio e infine c'è stata una grandissima reazione dei giocatori. I tifosi ci hanno aiutato tanto e ora ci stiamo giocando qualcosa di importante. Sarà difficile e lo sapevamo, ma dobbiamo uscire dal campo a testa alta e dando sempre il massimo. L'Atalanta è un rullo compressore, è una bellissima squadra e lo dissi già l'anno scorso, quando fu l'orgoglio dell'Italia".
Gasperini l'ha scartato quindi...
"Potete dire quello che volete...".
Quale obiettivo sarebbe a prescindere un traguardo straordinario?
"Il successo straordinario è aver ridato entusiasmo e speranza al popolo giallorosso. I tifosi hanno visto che ci proveremo fino in fondo, alla squadra dico sempre che non dobbiamo avere rimpianti. Noi stiamo in ballo e vogliamo fare del nostro meglio nonostante le prossime siano tre partite proibitive. Vogliamo uscire sempre a testa alta, i tifosi non ci devono restare male in caso di mancata Champions. Noi non ci arrenderemo".
Ha avuto modo di mettere dei punti più definiti sul suo ruolo futuro?
"Ho parlato di questo con Dan Friedkin. Lui è contento di ciò che ho fatto. E mi ha ribadito ciò che mi aveva detto all’inizio, all’interno della filosofia della società io avrò voce in capitolo. E questo per me è molto importante che sia stato confermato".
C'è già il nuovo allenatore?
"Io posso dire che il lavoro per cercare di portare la squadra nei posti alti della classifica è iniziato sin dal giorno in cui sono arrivato. Questa è la mia risposta. Poi verrà interpretata come meglio credete. Ci saranno due mercati di sofferenza. Ho visto che alcuni allenatori si sarebbero tirati fuori in caso di mancata qualificazione in Champions, ma a me sembra che nessuno si sia tirato fuori... Questo è il massimo che posso dire".
L'ufficialità del nuovo allenatore arriverà prima della partenza di Dan Friedkin?
"Verrà ufficializzato quando lo deciderà il presidente. Noi parliamo sempre di tutto e lo facciamo quasi ogni settimana".
Le ha detto quando ci sarà l'annuncio?
"No, ma perché non gliel'ho chiesto. Non faccio domande che non ritengo importanti".
Una battuta sul nuovo Papa tifoso della Roma?
"Bisogna vedere se sia vero o meno, le voci sono tante. Io non ho social, ma mi hanno fatto vedere la somiglianza con lui".
Quale è l'aspetto dell'Atalanta che va preso come modello?
"Ci si dimentica ciò che il presidente Percassi diceva i primi quattro anni, anche se l'Atalanta non era la Roma all'epoca. Diceva sempre 'Ci dobbiamo salvare' e questa è stata la forza dell'Atalanta. Ha fatto capire ai tifosi che lavoravano per il futuro. Io dico ai nostri tifosi di darci credito e noi piano piano faremo una buonissima Roma. Il presidente mi ha detto che prima o poi spiegherà i suoi programmi, lui vuole portare la Roma stabilmente in Champions. Ha sbagliato? Sono i risultati a dirlo e ora sta correndo ai ripari. Speriamo che chi ha scelto sia all'altezza della situazione. Io e Ghisolfi ci assumiamo le eventuali colpe, abbiamo le spalle larghe e non ci tiriamo indietro. Sappiamo che è un compito difficile, ma per me che sono romanista dentro è bellissimo. Roma non è stata fatta in una notte, dateci credibilità. Sbaglieremo sicuramente, come capita a tutti quelli che lavorano, ma il nostro obiettivo è portare la Roma stabilmente in alto".
Sarà l'uomo immagine della Roma l'anno prossimo?
"Io non sarò l’uomo immagine, sarò quello che si dovrà assumere delle responsabilità. So che ormai sono diventato un garante. Non sono un uomo immagine perché rifuggo da tutto. Non mi piace nemmeno fare la conferenza stampa. Non perché non mi piaccia parlare con voi, ma proprio perché il mio cassetto della vanità è molto piccolo e si è riempito tantissimi anni fa. Lo faccio perché è mio compito venire qui e dirvi le cose che sento".
Ha avuto la sensazione che al rientro dall'infortunio Pellegrini non vestirà la maglia della Roma?
"Siamo andati già oltre con questa domanda... A me dispiace tantissimo non averlo a disposizione, uno con la sua classe e motivazione mi mancherà tanto. Era una freccia importante del mio arco. Gli faccio un grosso augurio di guarigione".
Una struttura societaria forte e riconoscibile è ciò che è mancato alla Roma in questi anni?
"Questo è ciò che stiamo facendo, stiamo lavorando su tutti i reparti per portare al top ogni situazione. Io mi occuperò del mio, non posso andare a mettere bocca su altre cose che non mi competono".
La possibilità che Pellegrini vada via dalla Roma sarebbe una sconfitta personale?
"Quando non riesco a far rendere qualcuno è una sconfitta personale. Per cui lui farà parte di questo, in questa stagione. Ogni giocatore che non riesce ad esprimersi secondo le sue potenzialità, perché io lui l’ho allenato anche alcuni anni fa. E quello che lui ha cercato di darmi ogni volta, certo che lo sento come una mia sconfitta personale".