Dopo l'esordio sulla panchina della Sampdoria in occasione della sfida di campionato con il Bologna, Dejan Stankovic si è presentato ufficialmente anche in conferenza stampa. Il tecnico blucerchiato ha parlato anche di Mourinho e della Roma in vista della sfida contro i giallorossi in programma lunedì a Marassi:
Questa squadra ha la possibilità di salvarsi?
"Avevamo un giorno e mezzo, ma non cerco scuse. Ripartiamo dal secondo tempo, oppure dal gol subito col Bologna. È l'atteggiamento che mi piace: aggressivi, essere organizzati e sapere cosa dobbiamo fare. Parlavo con tanta gente e tanti mi hanno chiesto il perché sono venuto qua ed ho risposto che vado in un grande club come la Sampdoria. Ci credo. Abbiamo lavorato benissimo questa settimana e i ragazzi sono pronti. Insieme alla dirigenza e ai nostri tifosi possiamo salvarci. Ma ci serve un grandissimo impegno da parte di tutti".
Serve un lavoro più mentale o tecnico?
"Le vittorie sono la penicillina. Quando non ci sono i risultati crolli un po' mentalmente e anche fisicamente. I ragazzi sono stati grandi, abbiamo visto un po' di sorriso e sono pronti per quello che ci aspetta".
Ha già parlato di mercato?
"Dobbiamo arrivarci a gennaio. Dobbiamo arrivare alla pausa del campionato fuori dalla zona retrocessione. Non abbiamo parlato di mercato. Non posso dire cosa succederà ma sono felice di quello che ho".
L'unico incontrista è Rincon.
"Dobbiamo stargli più vicino. La qualità in campo mi piace, ma mi piace di più l'equilibrio. Se devo prendere un rischio, lo faccio in modo calcolato. Non è solo Rincon. Dobbiamo essere tutti insieme ad attaccare e difendere. C'è da lavorare ma c'è spazio per migliorare".
Quanto sono ingombranti le vicende societarie?
"Io sono qui solo da sette giorni. Il problema non c'entra. Punto e basta".
Qual è stato il problema?
"Direi solo quello mentale. Dobbiamo tirare su i ragazzi e affrontare le gare come si deve".
Lunedì c'è la Roma. Ha sentito Mourinho?
"L'ho sentito in videocall. Porto grande rispetto alla persona e all'allenatore. Quando ci sono i novanta minuti ognuno andrà per la sua strada poi amici come prima. Da lui ho imparato tanto, in campo e fuori. È una persona forte. Abbiamo fatto un percorso bellissimo insieme a lui. Non voglio parlare di altri ma ogni allenatore mi ha dato qualcosa. Ma perché giochiamo contro la Roma è giusto parlare di José. Novanta minuti mettiamo tutto fra parentesi. Poi amici come prima".
La Samp segna poco.
"È un dato di fatto. Cercheremo di avvicinarci di più alla porta e recuperare palla più vicino alla porta o mettere gli attaccanti in condizione di segnare. Abbiamo tirato poco e subito tanto. Siamo poco pericolosi. Voglio cambiare questo e ci proverò ma dobbiamo essere organizzati più alti e aggressivi".