In conferenza stampa José Mourinho ha parlato anche delle differenze tra l'accesso in Champions League e la vittoria di un trofeo. "Il modo più facile per vincere è avere i giocatori più bravi. Ovviamente credo nei metodi di allenamento e per questo sono allenatore. Se non ci credessi, farei il direttore sportivo, magari comprerei il 5% di un club e farei il presidente. Ma sono un allenatore nel corpo e nell'anima. Dividere il campo è più facile per lavorare e per controllare i lavori. Il lavoro settoriale lo faccio io ma penso che lo fanno tutti. Se vai su Instagram trovi il lavoro di tutti gli allenatori, tutti facciamo il copy-paste. Questa è la generazione del copy-paste".
"Champions o trofeo? È difficile da dire, ma finché sarà possibile proveremo a raggiungere entrambi questi obiettivi. In Conference League andiamo con tutto quello che abbiamo, e mentre la matematica dice che è possibile dobbiamo giocare per vincere le partite e vedere se è possibile arrivare quarti - ha detto -. Arrivare quarti sarebbe importante economicamente, per prestigio e perché giochi la competizione più importante del calcio mondiale, ma vincere una competizione è come un virus positivo. Cambia il tuo modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni e di definire i tuoi progetti di vita. Vincere è una cosa assolutamente fondamentale, sarebbe molto importante per noi. Vediamo cosa succederà. L'obiettivo numero uno adesso è vincere col Genoa".
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"Importante andare in #ChampionsLeague, ma vincere una competizione è come un virus positivo"#Mourinho pre #RomaGenoa #ASRoma pic.twitter.com/qA4xyYwIqJ
— laroma24.it (@LAROMA24) February 4, 2022