Nicchi: "In Italia non ci sono regole diverse sui falli di mano. Errore in Roma-Parma"

13/07/2020 alle 04:04.
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RAI SPORT - «Tutti questi falli di mano? Stiamo parlando di una partita godibile (-Atalanta n.d.r.) con un arbitraggio all'altezza, e quello che non è discutibile è la giustezza dell'applicazione. A Gasperini dico che in Italia non ci sono regole diverse e una loro diversa applicazione: l'Italia non è un paese a sé stante, con regole a suo piacimento. Anzi, il designatore Rizzoli si sente ogni settimana, in videoconferenza, con i designatori di Francia, Portogallo, Spagna, Germania per fare il punto della situazione, e non è vero che in Italia si danno rigori in modo spropositatamente diverso dagli altri», così al canale sportivo il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri Marcello Nicchi replica al tecnico dell'Atalanta dopo i commenti del post-, e a coloro che sottolineano l'eccessiva severità degli arbitri italiani sui falli di mano.

«Ci faremo mandare una tabella aggiornata per verificare - ha detto ancora - ma la Spagna, dal confronto che abbiamo fatto ieri, ha lo stesso numero di rigori e di interventi. Negli altri paesi sono diversi, ma bisogna cominciare a ragionare in modo differente: ci sono nazioni in cui si gioca in modo diverso, e non vuol dire che gli altri arbitri sono più bravi, ma che potrebbero esserci campionati in cui i giocatori stanno più attenti. Poi ogni partita fa storia a sé».

Intanto le polemiche riguardano anche il Var e l'uso che se ne fa: c'è uniformità di giudizio? «Ormai ci dobbiamo abituare: ci siamo sentiti dire che gli arbitri vanno poco al Var - dice Nicchi -, poi hanno cominciato ad andarci e ora si dice che ci vanno troppo. Io dico che devono andarci per vedere ciò che è loro sfuggito e cose da correggere, poi a volte ci sono degli errori. Ad esempio quello (sulle immagini di Roma-Parma n.d.r.) è un errore ma non posso pensare che se un arbitro sbaglia lo fa volontariamente, sarebbe incredibile. Ma a volte arbitrando si fanno degli errori e la cosa più bella è ammetterli». Secondo Nicchi, «siamo in fase di crescita e in Europa si stanno creando dei professionisti del Var, ma ci vuole tempo e io vedo grandi miglioramenti. Si vedono partite in ambienti un pò surreali, e credo che ogni federazione europea farà un resoconto a fine stagione per cercare di migliorare e poi tirare fuori un protocollo definitivo che non sia modificabile ogni anno. altrimenti viene fuori una grande confusione».

Ma ci sarà un passo indietro sulle regole sui falli di mano? «Semmai in avanti - risponde il presidente dell'Aia -, dal punto di vista di migliorare cose che vediamo che potrebbero essere fatte in modo diverso. Ma se diciamo che ogni volta che un pallone tocca una mano è rigore, ne possiamo avere 50 a settimana».