Solo sconfitte, mai nemmeno un punto conquistato. Il nuovo stadio della Juventus per la Roma rappresenta un campo tabù, e mai come in questo momento è difficile pronosticare per i giallorossi un risultato positivo a Torino. Quella allenata da Di Francesco, per stessa ammissione dell'abruzzese, è ancora una squadra malata mentre il gruppo guidato da Allegri viaggia a vele spiegate in testa al campionato.
La classifica, coi bianconeri avanti di 22 punti, fotografa alla perfezione il gap che al momento esiste tra chi può contare su Cristiano Ronaldo e chi invece spera di recuperare in extremis Edin Dzeko. A Trigoria il bosniaco continua a svolgere lavoro individuale assieme agli altri acciaccati De Rossi ed El Shaarawy (Lorenzo Pellegrini era assente a causa di una sindrome influenzale) con l'obiettivo di tornare in gruppo in tempo per la rifinitura di venerdì. Sarà quello il giorno del provino decisivo che chiarirà le reali possibilità di Dzeko di essere convocato e se potrà giocare o meno uno spezzone di partita.
Di Francesco, in attesa del responso del campo, continua a preparare la trasferta ben consapevole che il successo in rimonta sul Genoa dello scorso weekend non ha rafforzato più di tanto la sua posizione. La panchina su cui siede resta calda e i prossimi impegni in programma prima di fine anno - Juventus, ma soprattutto Sassuolo e Parma - chiariranno meglio la situazione.
A Boston, tra riunioni di marketing e programmazione di mercato, il presidente Pallotta e il ds Monchi hanno discusso anche di questo, e di come eventualmente intervenire nel caso in cui le cose dovessero precipitare. Di Francesco ovviamente tira dritto per la sua strada, ha già fatto sapere che non farà passi indietro, e anzi spera che proprio con la Juventus arrivi quella grande prestazione in grado di rilanciare la sua Roma. In vista di sabato sera ancora deve decidere il modulo con cui schiererà la squadra, molto dipenderà dal recupero o meno di Dzeko.
Col bosniaco l'assetto tornerebbe al 4-2-3-1, magari con Florenzi avanzato sulla linea dei trequartisti e con Santon inserito nel ruolo di terzino destro. Il sistema di gioco volendo potrebbe essere riproposto anche senza Dzeko, con Schick prima punta. Il ceco, bocciato col Genoa (gli fu preferito Zaniolo come falso nove), sembra ormai arrivato ai titoli di coda della sua avventura in giallorosso e la Sampdoria si è già attivata per riportarlo in blucerchiato. Chissà che Torino non rappresenti il punto di svolta anche per lui.
(ansa)