A Roma è il primo derby senza Totti. Ma quello di sabato, oltre che un derby, è una vera e propria sfida scudetto.
I tifosi aspettano di vedere in campo i goleador: Dzeko e Immobile. Il bosniaco ha vinto la classifica marcatori con 29 gol, 6 più di Immobile che ora guida la graduatoria con 14 in 11 gare, il doppio del rivale. Anche dal loro estro (due gol ciascuno finora nei derby) dipenderà la sfida di sabato. D’altronde, da sempre, derby è sinonimo di goleador.
Ma sarà anche la sfida tra i due condottieri, Di Francesco e Inzaghi. Entrambi tecnici emergenti italiani, capaci di lavorare con i giovani con serietà e discrezione, un passato da giocatori nei rispettivi club con cui hanno vinto uno scudetto, anche se con un ruolo defilato.
Ma la stracittadina, si sa, rievoca anche i ricordi di tutti i derby passati. Da quello dell’8 dicembre 1929, con il gol di Rodolfo 'Sciabbolonè Volk che decide per i giallorossi la prima sfida. O quelli dell’era Capello, con Totti che inventa e Delvecchio che si conquista la gloria con 9 centri. Fino, poi, ad arrivare all'inizio di una trilogia che vede protagonista Dzeko: 2-0 e 4-1 contro una Lazio in disarmo. I biancazzurri schiumano rabbia e raddrizzano la rotta nel 2017 con Immobile e Milinkovic: 2-0 e ininfluente 2-3 in Coppa Italia e poi un 3-1 che per poco non costa a Spalletti la Champions. Ma ora si rimescolano le carte: sabato riparte la giostra delle emozioni.
(Ansa)