Totti-Del Piero, sfida tra capitani e fuoriclasse senza tempo

12/11/2010 alle 20:30.

Insieme hanno vinto un Mondiale ai rigori e buttato via un Europeo all'ultimo minuto. Alessandro Del Piero e Francesco Totti non hanno in comune solo il numero 10, il ruolo di capitano e la personificazione della bandiera che non vuole ammainarsi. Quello che fanno, nel bene e nel male, condiziona ancora molto Juventus e Roma, e domani saranno una volta di più avversari.

Più diversi non potrebbero essere: veneto e impeccabile Del Piero, in campo e fuori; romanissimo , espulso già 15 volte in carriera, uno che non tanto di rado 'sbroccà. Il primo ha battuto il record bianconero di gol di Giampiero Boniperti ed è a quota 180; l'altro insegue con 192 reti Roberto Baggio tra i cannonieri italiani di tutti i tempi. Trentasei anni appena compiuti Del Piero, 34 . In comune, a ben vedere, anche il ritorno da infortuni devastanti e i tormentoni pubblicitari. Per stimarsi si sono sempre stimati e forse ormai si guarderanno l'un l'altro come i sopravvissuti di un'epoca grande cui è toccato di vedere anche il declino del calcio italiano. Gli ultimi mesi raccontano di un tramonto elegante e ancora ruggente per Del Piero, in una dove la qualità non è tanta come in passato. Tramonto difficile invece per , con un allenatore romano che lo toglie spesso, ma non certo volentieri. La difficoltà di essere decisivo come sempre per il romanista; gol ancora abbastanza regolari per il bianconero, in coppa e in campionato. «Se sommiamo i miei gol e i suoi superiamo quota 500 - scrisse sul suo sito Alex alla vigilia di un'altra sfida, a gennaio di quest'anno -. Se sommiamo gli anni di carriera con la stessa maglia, sempre e soltanto la stessa maglia, arriviamo a 35 anni. Una vita». «Alessà, è vero. Siamo rimasti noi le ultime bandiere del calcio italiano! - rispose in modo inconfondibile -. È sempre una bella sfida giocare contro campioni come te».

Non è detto che il capitano della Roma inizi da titolare a Torino. Più sicuro del posto al momento il capitano della . Ogni partita con loro due in campo potrebbe essere l'ultima. E chissà quanti bambini hanno iniziato a giocare sognando di diventare come Del Piero o . Nel frattempo si saranno fatti grandi, quasi nessuno ci sarà riuscito. Molti avranno smesso, mentre i miti sono ancora lì.

(ansa)