Campionato, Abete: "Totti merita rispetto"

10/05/2010 alle 16:44.

«Il campionato è interessante fino alla fine. Sono preoccupanti però i comportamenti di tanti soggetti che alimentano tensioni». La Serie A sta per concludersi e Giancarlo Abete, presidente della Figc, evidenzia le note liete e quelle meno liete della stagione che terminerà domenica prossima con l'ultima giornata del torneo.

Non mancano, invece, gli episodi da stigmatizzare. «Sul versante delle dichiarazioni e dei comportamenti serve un fortissimo salto di qualità. Il versante sportivo è molto interessante. È preoccupante quello dei comportamenti di tanti soggetti che alimentano eccessive tensioni», dice Abete. «Ognuno dice il contrario di qualcun altro, ognuno se la prende con l'arbitro. Lo sfottò e l'ironia sono una cosa, l'esasperazione degli animi è un'altra. Noi rimaniamo legati alle riflessioni fatte dal Presidente della Repubblica», aggiunge Abete facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha stigmatizzato comportamenti «inconsulti» nel mondo del pallone. L'ultima domenica di campionato è stata caratterizzata da alcune pagine nere. «La violenza non riguarda solo il nostro paese, ma questo non può costituire una consolazione. Il calcio non è solo tifo che diventa faziosità, è anche rispetto nei confronti degli avversari», aggiunge Abete.

Il presidente della Figc conclude «Quando si sbaglia è giusto essere sanzionati. Ma non si deve mettere all'indice una persona». Abete commenta così il 'caso' di cui è stato protagonista . Il capitano della Roma è finito nel mirino della critica per il calcione rifilato all'attaccante interista Mario Balotelli nella finale di Coppa Italia. »Quando si sbaglia, si paga. Si ha un danno in termini sportivi e di immagine. Sono sempre stato contrario a giudicare le persone da un singolo episodio. Ognuno sbaglia, ha fatto tantissime cose buone a livello sportivo, sociale e di solidarietà«, dice Abete «Lui sa di avere sbagliato: una cosa è sanzionare l'atto, un'altra è mettere all'indice una persona che merita rispetto».