Prof. Vittori: "Scudetto? Una questione di testosterone"

12/04/2010 alle 19:16.

Quando mancano 450 minuti alla fine del campionato, Roma e Inter affrontano il rettilineo finale divise da un solo punto. E chi meglio del professor Carlo Vittori, colui che portò Mennea al record mondiale sui 200 metri, può spiegare come impostare la volata scudetto? «In questo momento servono tenuta fisica e nervosa, ma anche la freschezza delle motivazioni è importante - spiega - perchè‚ sollecita il sistema neuro-ormonale. Il recupero fisico è anche una questione di testosterone. E chi si ritrova davanti, dopo un lungo inseguimento, è ringalluzzito».

Mentre chi insegue «deve saper gestire le forze, perchè‚ rischia di voler strafare e commettere errori per eccesso di impegno». A questo punto della stagione però serve soprattutto «grande saggezza da parte degli allenatori, che devono attingere alle loro esperienze altamente qualificate». E qui Vittori ha grande fiducia in Josè Mourinho: «Queste esperienze lui le ha fatte e lo ha dimostrato da subito, appena arrivato in Italia».

Quanto alla Roma, Vittori non ha dubbi sulla tenuta atletica dei giallorossi, grazie al lavoro del Paolo Bertelli, «e non solo perchè‚ è stato un mio allievo alla (dove si dedicò al settore giovanile dall'87, ndr)». Piuttosto, il problema dell'Inter, in questo momento, «E' di diminuzione della tenuta e allora la faccenda si complica, perchè‚ l'esperienza serve a poco. L'Inter sono ormai un paio di mesi che perde punti. Le fatiche si sommano ed il recupero è sempre più difficile. Per tutto ciò che riguarda le motivazioni, Mourinho può fare molto. Ma se ora gli viene a mancare l'apporto di quei sei-sette giocatori 'fisicì, quelli su cui lui conta di più e che reggono la squadra, non so cosa può succedere». A meno che «non gli risolva tutto Mario Balotelli. Che ha il dente avvelenato ed ha riposato per qualche settimana. Un ragazzo che può fare grandi cose»