Derby, la Roma ha tanti tabù da sfatare in casa della Lazio

15/04/2010 alle 21:03.

Una vittoria nel derby in casa della Lazio manca alla Roma dal febbraio 2006, da quando cioè i giallorossi guidati da Luciano Spalletti festeggiarono il record (poi battuto dall'Inter) di 11 vittorie consecutive proprio in casa dei biancocelesti. Quasi una maledizione, perchè da allora la Roma non solo non è più riuscita a vincere una stracittadina in casa dei cugini, ma le ha proprio perse tutte. Domenica, a meno che l'Inter non venga battuta dalla Juventus, Ranieri dovrà invertire questa tendenza se vuole mantenere la testa della classifica.

C'è poi un altro tabù, degli ultimi anni, e riguarda . Il capitano non segna in un derby dal 2005. Era il 23 ottobre, il giorno in cui il numero 10 esultò simulando un parto, con la palla sotto la maglia, perchè sua moglie Ilary stava per dare alla luce il primogenito Cristian. Tabù da sfatare e numeri da cambiare per la Roma, che domenica pomeriggio ci proverà sicuramente: non solo per la supremazia cittadina, ma anche e soprattutto per la supremazia in campionato, comunque vada la gara dell'Inter. Perchè i giallorossi potrebbero anche avere l'opportunità di allungare sui nerazzurri. I tifosi lo sanno e continuano a ricoprire d'affetto la squadra.

Oggi, come sta succedendo da qualche giorno, un altro folto gruppo di tifosi ha accolto i giocatori al loro arrivo a Trigoria ed ha seguito l'allenamento dai muri di cinta. Tre ragazzi sono anche riusciti ad aggirare i controlli della sicurezza, a scavalcare il muro e arrivare fin dentro il campo di allenamento dove la squadra era appena arrivata. Foto e abbracci con i giocatori che sono stati al gioco: Vucinic ha scherzato con loro, ha invitato la sicurezza a trattarli «con cura». Poi gli agenti della Digos li hanno accompagnati all'uscita e Ranieri ha potuto cominciare l'allenamento regolarmente. Proseguono intanto le prove tattiche dell'allenatore, che potrebbe anche aspettare Inter- di domani prima di decidere. Perchè il dubbio principale è sul tridente, anche se finora i risultati danno ragione allo schieramento con tre attaccanti. Però oltre al modulo c'è anche il dubbio sugli uomini: cioè, non solo se ci sarà il tridente, ma anche chi eventualmente lo comporrà. E in caso fosse tridente, non è scontato che giochi Luca Toni. Sembra lui, dopo l'esclusione con l'Atalanta, quello più a rischio panchina; mentre , Menez e Vucinic appaiono più sicuri di un posto da titolari.