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Christian Panucci ha ribadito che il suo addio alla Nazionale è definitivo: «Il 16 maggio, finito il Campionato, io vado via. Se anche mi chiamassero al Mondiale io sarò dall'altra parte del mondo». E poi, alludendo ai notori attriti con il ct azzurro Marcello Lippi e invece agli ottimi rapporti col coach inglese Fabio Capello, se l'è cavata con una battuta: «Il passaporto inglese mica me lo danno, per cui in Nazionale proprio non ci torno».
Panucci ha parlato in una conferenza stampa improvvisata in un hotel parmigiano, dove il presidente Ghirardi ha invitato la stampa per lo scambio degli auguri natalizi. Panucci, che sta vivendo un fine carriera magico e che proprio domenica ha segnato il gol con cui il Parma ha ricominciato la rimonta sul Bologna, poi battuto, ha fatto un bilancio in vista del ritorno a Roma, da avversario: «È la città della mia vita, il mio amore, ci ho passato nove anni fantastici e sono legato a tutti. Non avrei, fino a sette mesi fa, mai voluto giocare questa partita. Ma siccome non mi piace perdere e ora sono del Parma, mi batterò fino alla morte. Lo farei anche se la Roma l'allenasse mio padre».