SPALLETTI: "Domani ultima spiaggia Champions, ma comunque non sarebbe fallimento non arrivare quarti"

04/04/2009 alle 19:02.

Come di consueto alla vigilia dell partita da affrontare dalla Roma, mister Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria per rispondere alle loro domande. Oggi al centro del botta e risposta le aspettative per il quarto posto. Questa volta la sosta ha portato bene alla Roma. Recuperati molti giocatori, rientrano gli squalificati, insomma un buon momento per voi. Come sta Menez? “Allora è segno che non è molto buono come momento. Quando si sperava di aver recuperato qualcuno ti capita l’imprevisto. Sicuramente la sosta ci ha fatto bene perché anche il turno passato avevamo molti squalificati, molti infortunati che...

“Allora è segno che non è molto buono come momento. Quando si sperava di aver recuperato qualcuno ti capita l’imprevisto. Sicuramente la sosta ci ha fatto bene perché anche il turno passato avevamo molti squalificati, molti infortunati che stanno portando a termine la riabilitazione. Per cui abbiamo rimesso a disposizione delle pedine importanti, però poi il pericolo è sempre dietro l’angolo e domani valuteremo bene Menez. Sono contento per quello che è successo nelle trasferte delle Nazionali: al di là delle fatiche fatte non ci sono state molte problematiche a livello di infortuni muscolari”.

Che problema ha Menez?

“Menez ha preso una bottarella alla caviglia ieri. Va valutato bene, però sono fiducioso. L’ho lasciato fuori per precauzione”.

Roma- è l’ultima spiaggia per voi relativamente al quarto posto?


“Sì, si puo dire anche così. Massimo rispetto per il , ma noi dobbiamo assolutamente vincere la partita. Forse è più pericolosa per noi, perché anche il deve fare risultato”.


Il quarto posto rappresenta il solo modo per salvare questa stagione o anche con il quarto posto in tasca la stagione della Roma

sarebbe più a tinte scure che a tinte chiare?

“Secondo me la Roma ha fatto buone cose anche senza il quarto posto. Io spesso ho detto che se non arriviamo quarti abbiamo fallito, però bisogna vedere come sono andate le cose. Mi sembra che ci siano successe tante cose e mi sembra che da qualche competizione siamo usciti per un dettaglio. La Supercoppa si è persa per un rigore quando eravamo in vantaggio, dalla siamo usciti per un rigore quando eravamo anche lì in vantaggio. Andando a valutare tutti i dettagli uno può anche dire che la Roma ha fatto tanto ad arrivare quarta visto quello che è successo. All’inizio effettivamente abbiamo fatto pochi risultati, quello si può criticare. Poi ci sono state una serie di concomitanze che hanno incentrato tutto il resto. Non vanno usate per dare forza ai giocatori, però sono dati di fatto. Io non butterei via tutto quello che abbiamo fatto in questa stagione”.


Se recupera, potrebbe essere la gara giusta per Menez?

“Menez si è allenato bene per qualche giorno. Ha messo alle spalle vari problemini e ha qualità che si integrano bene nella nostra squadra. Deve ancora capire in maniera più concreta quello che lui si deve sforzare a interpretare meglio. Oltre alla qualità deve avere anche la continuità. Il campione ha una serie di caratteristiche, non una soltanto. Jeremy deve cercare di completarsi, però è un grande calciatore”.

Qual è stato l’errore più grande della Roma dall’inizio fino ad oggi?

“Quel periodo iniziale. Le motivazioni? Bisognerebbe analizzare partita per partita. Ci sono stati tanti episodi che ci sono girati contro oppure gli altri sono riusciti a concretizzare e noi no. Alcune gare le abbiamo giocate anche molto bene e non abbiamo portato nulla a casa. Quello ha influenzato tutto il resto perché si sa quanto sia importante per il nostro campionato un singolo risultato o una posizione di classifica. Gli episodi a sfavore hanno determinato un po’ di tensione e nervosismo. Ci ha un po’ disturbato”.

Invece la qualità più grande?

“Di aver insistito, di essere una squadra, di essere un buon gruppo che può dare delle soddisfazioni e di essere sempre disponibili a raggiungere i nostri obiettivi”.

I ripetuti stop di hanno complicato i suoi piani?


“Secondo me siamo stati penalizzati dall’impossibilità di farlo giocare, ma anche dagli allenamenti mancati di Francesco. Lui è l’essenza del calcio, è diverso dagli altri. racchiude i segreti del calcio. Io l’ho fatto anche giocare quando lui era in dubbio, dopo che mi aveva dato la sua disponibilità. Va preso atto della sua volontà di metterci sempre qualcosa di suo nei risultati della Roma. Di questo va ringraziato. Poi, visto che siamo entrati su , c’è qualcuno che mette in dubbio il suo contratto con una mia dichiarazione (“La Roma deve vincere anche senza e
”). Questo sarebbe andare a dire al resto della squadra che non sono capaci di fare risultato, e sarebbe penalizzante per tutti. Quello che mette in dubbio questo è sicuramente un tiratore scelto, che spara addosso alla società e non addosso a me come vorrebbe. Perché se farà il contratto, lo farà con la famiglia Sensi. Per cui Renga ha sbagliato obiettivo”.


Questi problemi hanno influito negativamente sulla stagione romanista?

per noi è essenziale perché sa più degli altri. Poi è chiaro che si cerca sempre di stimolarlo dicendogli di essere più a dispozione sia nella quantità e nella forza, proprio per la sua importanza. Io la formazione la faccio sempre per vincere la partita. Con l’
lui era in dubbio, ma io l’ho scelto perché voglio vincere la partita. Qualcuno di voi, mettendolo in formazione, spera anche che si perda la partita. Qualcuno che è anche tifoso della Lazio”.


ha totalizzato tre allenamenti in condizioni eccellenti.


“Francesco ha fatto tre allenamenti dove è riuscito a sopportare il problema del ginocchio, è riuscito a sopportare questo fatto di incastrarsi che ha ogni tanto nello sviluppo dell’azione e dei movimenti e di conseguenza sono fiducioso. E’ come con la partita con l’, se lui mi dice che vuol giocare io lo faccio giocare come ho sempre fatto, però poi a quegl’altri devo dire che sono bravi uguale”.


Sta pensando cosa serve alla Roma del futuro per essere più competitiva?

“Stiamo lavorando attraverso quelle che sono le nostre possibilità, capacità, competenze, sbagliando spesso perché poi io faccio sempre la formazione per vincere però poi, come è stato riportato, ho sbagliato spesso. Oppure ci ripenso, che è un giochettino da non fare quando non ho fatto risultato, e la sostituzione, il momento della sostituzione, dico che quello l’ho fatto sbagliato, e mi addito qualcosa. Poi però ci deve essere una impostazione per migliorare sempre. Secondo me la Roma ha raggiunto un livello dove può sopperire a quelle che sono impossibilità di confronto con grandissimi club proprio per la maturità, per le esperienze fatte e per la forza perché ora ci sono giocatori che sono cresciuti, ci sta un numero di calciatori importanti, per cui si va avanti fiduciosi”.

Doni e Baptista sono pronti?

“Stamani mi sono sembrati abbastanza svegli, nel senso che hanno riposato bene, ieri si sono lasciati a casa apposta per mettere apposto la differenza del fuso orario”.

Brozzi ha espresso perplessità sull’acquisto di Cicinho e Menez. Lei era al corrente?

“Secondo me Brozzi è un ottimo professionista, ma in questo momento qui andare a tirare fuori gli episodi e le situazioni caso per caso penso non convenga a nessuno. Ho preso atto che mi vorrebbe dare un supporto da un punto di vista tecnico, tattico della squadra, di come fare gli allenamenti, la prossima volta ci parlerò e lo coinvolgerò in questa situazione”.

Erano sani i giocatori?

“Di Brozzi, per la sua qualità professionale, ci siamo fidati tante volte, per cui se avesse detto che quelli non andassero assolutamente presi mi sembra difficile che qualcuno possa essergli andato contro a piedi pari. Come ho detto prima, se si va a fare una analisi completa di situazioni e ne sono tante, per cui bisogna stare tranquilli”.

In Montenegro si dice che era meglio che Vucinic non avesse giocato contro la .


“Si è avuto a che fare una ventina di giorni prima di quest’incontro con Mirko che gli veniva ed andava via questo dolore alla schiena, questo fastidio alla schiena, perché ci sono stati dei momenti in quei venti giorni precedenti in cui il giorno prima non si allenava e il giorno dopo poteva fare tutto senza sentire niente, per cui penso che non gli sia stato arrecato danno ad averlo usato come lo abbiamo usato in maniera alternata. Ora il dolore lo ha in maniera continuata tutti i giorni e non è una conseguenza visto il tipo del problema che ha. Gli esami approfonditi erano già stati fatti anche prima di usarlo in questa partita dove poi è stato coinvolto, il ragazzo ha voluto partecipare. E’ stata usata logica e buon senso”.

sul Corriere dello Sport ha affermato che nell’ambiente di Trigoria c’è qualcuno che non ama la romanità. Lei ha una idea?


“Non lo so”.

Competere per obiettivi che non erano quelli di inizio stagione può far cadere le motivazioni del gruppo?

“Ce ne abbiamo uno fondamentale che abbiamo detto prima. E’ un obiettivo fondamentale di primaria importanza”.

Riveste lo stesso fascino della ?


“Di più, deve rivestire molto di più, deve essere una attrazione. Proprio stamani abbiamo fatto questo discorso poco prima dell’allenamento. Sono tutti d’accordo, tutti sanno dell’importanza di questa competizione che proprio per il momento in cui viene a capitare diventa fondamentale”.

Che squadra si aspetta dal ?


“Noi dobbiamo vincere la partita, sarà una partita difficile, non si sa mai quando si va ad incontrare una squadra in che momento si trova. Si vede questi alti e bassi dove una squadra per due partite sembra che non ci sia e poi fa una grande prestazione. Riescono di settimana in settimana questi calciatori a stravolgere lo scorrimento precedente, però noi dobbiamo vincere la partita”.

Non bisogna guardare gli altri ma pensare a se stessi. Però i risultati di e
interagiscono con i nostri.


“Non vedo niente, io dico che noi dobbiamo fare tanti risultati e che dobbiamo sperare che loro non facciano altrettanto per riuscire a colmare la distanza da loro. Andremo a farlo con la massima disponibilità, la qualità della ricerca del campiona e la volontà e la passione del dilettante”.

Una valutazione su Mihajlovic.

“Mi sembra che sia uno di personalità. Poi come lavora sulla squadra non glielo so dire perché non sono potuto andare a vederlo. Mi sembra che la squadra sia in campo con autorità e quella è la prima insidia, noi dobbiamo vincere la partita. Punto e basta. Si cercherà, nonostante dovendo usare la disponibilità di qualcuno, ma di riproporre un 4-3-2-1”.

Di Vaio?

“Marco ha fatto vedere le qualità che ha evidenziato sempre, Di Vaio i gol li ha sempre fatti. Probabilmente ha smentito qualcuno che credeva fosse ormai al termine della sua parabola, invece è un grande calciatore ed un grande professionista”.

La Roma tira poco da lontano quest’anno.

“Non lo so, è un riferimento che non ho messo a fuoco, però noi abbiamo dei calciatori che da fuori possono fare male per cui ti ringrazio, gli dirò di tirare da fuori”.

La sosta ha fatto bene perché ha recuperato dei calciatori, ma se si va a vedere dopo la sosta la squadra ha sempre avuto delle difficoltà.

Se si va a prendere il periodo dopo la sosta di Natale dice il contrario. La singola partita? Li la abbiamo vinta, abbiamo pareggiato? (ride ndr). Allora domani mettiamo a posto”.

Vucinic ce la farà per il derby?

“Bisogna vedere, bisogna valutare di giorno in giorno”.

L’anno prossimo non ci sarà il ritiro a Trigoria, è già stato scelto il luogo per questa estate? Si parla di Brunico.

“Non è stato ancora scelto ma se ne parla bene”.