Luci Champions a San Siro

01/03/2009 alle 13:00.

IL ROMANISTA - E' la prima volta nelle ultime quattro stagioni che Inter-Roma non vale per lo scudetto. Sono state le regine del dopo Calciopoli, Inter e Roma, e si sono spartite in maniera non equa i trofei (ai nerazzurri gli scudetti, ai giallorossi tre coppe) in Italia. E probabilmente avrebbero fatto lo stesso anche in questa stagione se il sorteggio non le avesse messe di fronte nei quarti di finale e se la Roma non avesse gettato al vento le possibilità di scudetto con una partenza ad handicap. Il risultato è che la gara di stasera vale per il tricolore solo per la squadra di Mourinho, che vuole mantenere inalterato il vantaggio sulla Juventus che ieri sera ha superato il Napoli, e non per la Roma. Che però ha un altro obiettivo, meno prestigioso dello scudetto ma altrettanto importante per il futuro di una società che da qualche stagione vive grazie all'autofinanziamento, e cioè la qualificazione alla Champions League.


Le condizioni non sono le migliori. Tanti assenti (Cassetti, Aquilani, Perrotta, Tonetto, Juan e Loria) e alcuni giocatori (Pizarro e Cicinho) che non stanno bene e che dovrebbero finire al massimo in panchina. Se non è emergenza questa non esiste l'emergenza. La buona notizia è il reintegro di Christian Panucci, se si può definire in questo modo un pasticciaccio come quello relativo alla gestione del difensore giallorosso. Una vicenda in cui hanno perso tutti, dal giocatore alla società: con un po' più di testa da parte di tutti si sarebbe evitata una tarantella lunga un mese e il giocatore sarebbe stato a disposizione per la doppia sfida con l' in . Stasera Panucci ci sarà, e giocherà dal primo minuto al fianco di Mexes, che in un'intervista pubblicata ieri dalla Gazzetta dello Sport ha detto senza mezzi termini che «lo scudetto dello scorso anno ce lo ha fatto perdere Rosetti». Mai banale, Phil. Ci sarà ancora una volta Motta, la novità più bella di questa stagione. Arrivato nelle ultime ore del mercato di riparazione, ha dimostrato a 22 anni che la personalità o ce l'hai o non ce l'hai (e lui ce l'ha) e che è già pronto per palcoscenici importanti come l'Emirates (chiedere a Bendtner) e quindi anche per San Siro. Dalle sue parti dovrebbe esserci Mancini, che a Roma non ha lasciato vedove inconsolabili e a Milano non ha ancora convinto nessuno. Speriamo che non cominci da questa sera.


Sarà una Roma spregiudicata. Con il tridente pesante, più per necessità che per vera e propria scelta. Ma con Pizarro ancora non al massimo della forma, Aquilani alle prese con la distorsione alla caviglia destra e Perrotta che starà fuori per un paio di mesi per l'ennesimo infortunio muscolare, praticamente non c'è scelta. Quindi spazio a Julio Baptista, Vucinic e . La Bestia deve farsi perdonare la prestazione di Londra, dove non ha lasciato traccia di sé. L'occasione per rifarsi arriva subito, e il palcoscenico è altrettanto importante. Rientrerà dall'inizio Mirko Vucinic. All'Inter a San Siro in questa stagione ha già segnato, in Supercoppa ad agosto, il gol del 2-2 che ha portato la gara ai supplementari e poi ai rigori. Sempre contro l'Inter e sempre a Milano (in Coppa Italia) è stato vittima di uno dei torti più grandi subiti dai giallorossi in questa stagione con l'arbitro Orsato che invece di fischiare un rigore in suo favore lo ha ammonito. Anche per lui stasera ci sarà l'occasione di pareggiare i conti.


Infine c'è . E la sua storia recente a San Siro, dal cucchiaio in poi, è piena di soddisfazioni. Lo scorso anno segnò e fece "le orecchie" ai tifosi interisti. Un gol stasera potrebbe valere altre orecchie, quelle della
.