L'insidia della discesa

14/12/2008 alle 12:10.

IL ROMANISTA (LO MONACO) - Ti rilassi sempre quando trovi finalmente un falsopiano, dopo ore di dura salita che hai affrontato col piglio del duro, fiero di te stesso ad ogni metro compiuto. Poi il terreno si fa in discesa e pensi che il peggio sia passato: e vai morbido dove pochi metri prima avresti soppesato il passo. Ed è lì che scivoli, cadendo rovinosamente e sprecando la tenuta di quel meraviglioso cammino. Eccolo il rischio di oggi, di fronte a un Cagliari che come avvisava un ispiratissimo Spalletti nella conferenza-stampa di ieri, fino a prova contraria ha gli stessi punti della Roma e quindi meriterebbe analoga considerazione. Tutti sanno però come a queste determinazioni di classifica si è arrivati, tutti sanno che se la Roma avesse risolto prima le sue incongruenze tecniche, tattiche e atletiche, migliore sarebbe stata la sua classifica, molto migliore.

Fino a tratteggiare la realtà dell'unica squadra che in Italia oggi potrebbe reggere anche in prospettiva il confronto con l'Inter.

Ma non è con i "se" che si fanno le classifiche. E allora tanto vale non fidarsi di un Cagliari che ha fatto dieci punti nelle ultime quattro partite, battendo , Sampdoria e Palermo e lasciando un punto solo al . Ma è al Sant'Elia che Allegri sta costruendo la sua salvezza: sedici dei suoi venti punti sono arrivati in casa, in trasferta invece lo score è fermo a una vittoria (col Torino e lo stesso pareggio di ). Certo è che nell'elaborato calendario giallorosso l'impegno di oggi è quello in assoluto col più basso indice di pericolosità nel segmento che va dal 1' ottobre fino a Natale. E la Roma che viene da sei vittorie consecutive (quattro in campionato) e che ha vinto sette delle ultime otto partite oggi si propone inevitabilmente come grande favorita. Con i tre punti, il sogno di una rimonta straordinaria e non ancora esattamente codificata continuerebbe alto: e forse davvero a Natale si potrebbe brindare con grande convinzione al recupero ormai definitivo di una stagione che quaranta giorni fa sembrava marcire.


A confortare le ambizioni di Spalletti soprattutto la ritrovata ricchezza tecnica a disposizione di un sistema di gioco che, come lucidamente riscontrato dal Romanista, ha moltiplicato le soluzioni tattiche. Basti pensare che nel giorno in cui non sono disponibili i due uomini che con Perrotta hanno ricoperto l'infido ruolo di mezzali in questo magico segmento di stagione (Taddei, infortunato, Brighi, squalificato) e forse anche quello che avrebbe dovuto sostituirli (Pizarro, non ancora al meglio e presumibilmente risparmiato anche in previsione del campo pesante), comunque Spalletti si ritrova altre due risorse a contendersi il posto: Cicinho e Cassetti. La scelta ricadrà presumibilmente sul primo, che il tecnico ha in animo proprio di rilanciare in questo nuovo ruolo dopo aver constatato le sue ormai insuperabili carenze nel ruolo di esterno basso, mentre Cassetti entrerà in ballottaggio con Panucci per completare la linea difensiva. Ma è anche un altro il dubbio sulla formazione titolare: perché a sostenere con Julio Baptista e la rinitura della fase offensiva il tecnico dovrà scegliere tra lo straordinario Menez delle ultime due partite e il ritrovato titolare del ruolo, Mirko Vucinic. Ed è probabile che seguendo l'onda della sua dichiarazione in conferenza («già vi siete dimenticati chi è Vucinic?») oggi l'allenatore rispolveri la memoria dei più scordarelli ripresentando il montenegrino accanto a , tenendo magari il francesino per la ripresa. O viceversa: quel che è certo è che il ballottaggio non deve deprimere nessuno dei due, nella superiore coscienza del valore aggiunto che possono regalare entrambi alla squadra, a volte magari anche contemporaneamente.


Tre partite nell'ultima settimana agonistica dell'anno, tre impegni non irresistibili: il Cagliari oggi, mercoledì il in gara secca per la Coppa Italia, domenica il Catania in Sicilia. Tre vittorie chiuderebbero tutti i conti aperti con i tifosi nei primi due drammatici mesi di stagione, ma forse ne potrebbero bastare anche due. Una, in ogni caso, deve arrivare oggi, in un altro dei bagnatissimi pomeriggi di questo periodo climaticamente pazzo. L'onda giallorossa può ancora esondare sul campionato.