Continuano le indagini riguardanti il caso del video hard rubato da un calciatore della Primavera della Roma a una dipendente del club. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa, quest'oggi Vito Scala è stato ascoltato dal procuratore FIGC Giuseppe Chiné ed è stato accompagnato dall'avvocato Antonio Conte. L'audizione è durata poco più di un'ora e si è concentrata sulle modalità di accesso e diffusione del video. Adesso all'appello del procuratore federale manca solamente il calciatore. Qualora fosse confermata la responsabilità del tesserato, si tratterebbe della violazione dell'articolo 4 del codice di giustizia sportiva, mentre alla società sarebbe contestato il 6 per responsabilità oggettiva.
(ANSA)