Boniek: "Big e sold out non dipendevano da Mourinho, spero De Rossi diventi il Ferguson della Roma. Brighton? Vale il Torino"

05/03/2024 alle 11:38.
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TELE RADIO STEREO - Durante la trasmissione mattutina 'Te la do io Tokyo', è interventuo Zibì Boniek mostrandosi particolarmente soddisfatto dal cambio di marcia della Roma dall'arrivo di Daniele De Rossi: "Finalmente non siamo più al guinzaglio, col sorriso la Roma ha ritrovato la serietà e la felicità - le sue considerazioni -. Siamo una squadra seria, che gioca bene e non protesta più. Qualcuno diceva che i giocatori della Roma erano tutte pippe e che i campioni venivano solo per Mourinho o che i sold out erano solo per lui. Non è vero, per quanto io lo ammiri. Guardate De Rossi che abbraccia Dybala, una scena che mi ha fatto piangere. Se prima venivano per Mou, oggi verrebbero per De Rossi. Se Mourinho era al Frosinone mica andavano là, vengono per la Roma perché una società seria".

Prosegue Boniek: "Il tecnico portoghese è stato bravo e siamo stati innamorati, ma lui pensava ci fosse il vuoto dopo di lui e invece non è così. Se un amore non funziona, prima finisce e meglio è per tutti. Mancini prima era nevrastenico, oggi lo vedo più sereno. Pellegrini lo stesso, e non dite che giocava contro l'allenatore. Un giocatore gioca solo per sè stesso. Oggi è gestito meglio. Quel nervosismo passato dalla panchina arrivava anche in campo. De Rossi ha tutto per diventare un grande: è intelligente, bravo, parla semplice e non è invidioso dei giocatori. Poi chiaro che ci vogliono i campioni per vincere, spero diventi il Ferguson della Roma".

Chiusura sul Brighton: "La Roma è favorita, la squadra di De Zerbi vale il Torino. Hanno iniziato bene, ma ora sono calati. Dybala? Ancora nemmeno è al 100%, può fare cose incredibili".

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