Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della presentazione del progetto 'Calcio Social Responsability - Mission 2030'. Ecco le sue parole sul campionato italiano: "È il campionato più bello d'Europa. Se analizzate i risultati sul campo, guardate la quantità di gol, siamo il più spettacolare. Io credo che la Serie A abbia deciso di investire sulla trasparenza: siamo stati i primi a puntare sul VAR, sul fuorigioco semi-automatico. Lo faremo adesso, trasmettendo gli audio del VAR: non esiste nessuno che pensa di controllare il campionato. È un campionato vivace, a tutti gli effetti il più bello: negli altri campionati vincono sempre gli stessi".
Il razzismo.
"La sfida più grande? Probabilmente quella contro il razzismo, che è purtroppo una piaga non solo del calcio italiano ma di diversi Paesi e di diversi sport. È chiaro che il contesto dello stadio spesso non aiuti: si partecipa, come tifosi, anche contro l'avversario, ma è un passo culturale che dobbiamo fare. Per combattere il razzismo e la violenza si è fatto e si fa molto, ma per raggiungere la vera individuabilità dei responsabili serve il riconoscimento facciale per chi accede agli impianti. È molto corretto quello che ha dichiarato Rocchi: l'indicazione agli arbitri è chiara in casi gravi, di bloccare la partita. Io credo che questo non avverrà in Italia, perché noto un miglioramento complessivo. La Lega Serie A sta affrontando questo tema in maniera seria ed è nato un brand che si sta espandendo a tutti gli altri sport".
L'Arabia Saudita.
"Credo che l'investimento fatto dall'Arabia Saudita abbia portato nelle casse europee una grande quantità di denaro, che verrà usata per acquistare nuovi calciatori. I giocatori andati in Arabia Saudita sono tutti all'apice della propria carriera, i migliori continuano a giocare e crescere nelle grandi leghe europee".
I diritti tv.
"Questa fase si è conclusa con offerte vincolanti fino al 15 ottobre. La Lega nel frattempo ha fatto partire la sua radio-tv. La Lega non accetterà offerte insoddisfacenti come al momento sono arrivate. Non sono né ottimista o pessimista. Sono consapevole del valore del prodotto e i broadcaster devono pagare il contenuto per quello che vale. Dal 15 ottobre potremmo ripartire con un nuovo bando, ma molto più probabilmente nel caso non si trovasse una quadra, vista la distanza abbastanza consistente anche se non incolmabile per broadcaster importanti come Sky, DAZN e Mediaset, andremo avanti nel solco tracciato dall’avvio del canale di Lega".