TMW.COM - A circa un girone dal suo ritorno in Italia, Kevin Strootman risponde alle domande postegli dal portale specializzato. Questo uno stralcio dell'intervista concessa dal centrocampista olandese, che ricorda anche gli anni alla Roma:
Dopo tre anni in Ligue 1 è tornato in Serie A. Che campionato ha ritrovato?
"Ho trovato un campionato che conosco bene, con tanta qualità. Diverso dalla Ligue 1, che è più fisica, la Serie A invece è più tattica".
Come valuta i sei mesi passati con la maglia del Genoa?
"Per me sono stati sei mesi molto importanti. Dal primo giorno mi sono sentito il benvenuto e ho giocato molto. Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo di squadra e io mi sono trovato veramente bene. Il gruppo è stato la nostra forza, ha aiutato tanti di noi".
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Com'è Kevin Strootman fuori dal campo?
"E' un ragazzo tranquillo".
Ha vissuto il "Ferraris" da avversario con la maglia della Roma. Quanto le è dispiaciuto non vedere i tifosi sugli spalti a sostenervi?
"Mi è dispiaciuto molto. Il Ferraris è uno stadio molto “british” con un tifo caloroso. I genoani ci avrebbero aiutato tanto nei momenti di difficoltà. Dobbiamo però ritenerci fortunati di poter continuare a fare il nostro lavoro in questa situazione. Spero che possano tornare il prima possibile perché il calcio senza tifosi è diverso".
Ci pensa ad un ritorno futuro in nazionale?
"In questo momento no".
Qual è stato l'allenatore più importante della sua carriera?
"Non saprei fare un nome, tutti gli allenatori che ho avuto sono stati importanti per me, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, sia nei momenti belli che in quelli difficili".
Compatibilmente alle regole anti-Covid, è capitata l'occasione di vedere Genova?
"Sono riuscito a vedere qualcosa di Genova nella settimana dopo la salvezza, però in questa situazione non è facile visitare una nuova città".
E come si è trovata la sua famiglia a Genova?
"La mia famiglia si è trovata bene, con la mia bimba e la mia ragazza siamo andati spesso nel parco vicino casa".
Un gol che porta sempre nel cuore.
"Il gol che ho segnato nel derby di Roma. Rientravo dall’infortunio, ho fatto gol e abbiamo vinto. Vincere quelle partite è sempre una gioia incredibile per tutto l'ambiente".
E la partita che non dimenticherai mai?
"Quella contro il Barcellona. Una serata perfetta, quasi un miracolo. E’ stata una partita speciale contro una squadra fortissima".
Al suo arrivo in Italia quale è stata la difficoltà maggiore che ha trovato?
"Di solito la difficoltà maggiore è la lingua nuova, ma con l’italiano mi sono trovato bene e non ho avuto particolari problemi".