Coronavirus, Galli: "Non è il caso di parlare di tifosi allo stadio" - Pregliasco: "Se ne parla a settembre"

16/12/2020 alle 16:12.
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«Temo che per tutto il campionato non è il caso di parlare di tifosi allo stadio. Senza una caduta della diffusione del virus, ho forti dubbi che ci si possa permettere di spostare migliaia di persone in uno stadio. Temo che avremo tutto il 2021 per gestire il problema. Abbiamo corso per cambiare colore alle regioni e ci si è accorti che stiamo facendo risalire la china al virus». Lo dice il professor Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano. «Col virus non ti siedi al tavolo per una trattativa, si finisce per danneggiare ancor di più l'economia -aggiunge Galli -. In poche ore si rischiano di vanificare settimane di sacrifici e ci sono tutte le premesse per la terza ondata se non per il prolungamento della seconda. Le autorità danno indicazioni contraddittorie ed hanno responsabilità, ma anche i comportamenti individuali hanno il loro peso, come per il cenone. Il nonno è più felice di starci anche per il Natale prossimo piuttosto che rischiare».

(Radio Punto Nuovo)


«Tifosi sugli spalti? Se ne parla a settembre mi sa. Abbiamo perso il controllo della diffusione della malattia, ora con le restrizioni riusciamo a mitigarla, ridurre la diffusione e gestire quanto possibile al meglio i pazienti. Proprio per evitare la pressione sulle nostre strutture ospedaliere». Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo e responsabile sanitario del Galeazzi di Milano, all'emittente radiofonica. «Vaccino a metà dicembre con data unica in Europa? Bisognerebbe arrivare al venti o trenta per cento per vedere gli effetti sui vaccinati. Dipende anche dalla disponibilità dei vaccini, ci saranno poche dosi inizialmente del vaccino Pfizer. Ci vorranno alcuni mesi prima di avere i primi effetti, a maggio potremmo iniziare a vedere un po' di luce dalla finestra. Riuscendo a vaccinare almeno il 30% della popolazione. Lo renderei obbligatorio e questa cosa ci faciliterebbe molto», ha concluso.

(Radio Kiss Kiss )