Gerson: "Dopo il primo anno alla Roma ho capito che dovevo cambiare. Totti un modello"

07/07/2020 alle 20:51.
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GLOBOESPORTE.COM - In un'intervista al quotidiano brasiliano, Gerson, ora al Flamengo e con un passato in giallorosso, ha ricordato la sua esperienza alla Roma. Uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Molti giocatori brasiliani sono circondati da aspettative sin da giovani, è stato il tuo caso al Fluminense. Hai 23 anni e hai già subito un cambio di posizione e aumentato il tuo gioco con la squadra. Come è successo?
"Chiamo questo momento 'un nuovo inizio' nella mia carriera. Ho iniziato a costruirlo in Italia, più precisamente nel mio secondo anno a Roma. Ho lasciato il Brasile tra molti elogi e grandi aspettative. Questo a volte ci fa deviare un po' dall'obiettivo della nostra carriera. Ho giocato poco nel primo anno alla Roma ed ero sicuro di aver bisogno di cambiare e reinventarmi. Ho iniziato ad allenarmi a casa, prestando attenzione ai dettagli, alla marcatura, al posizionamento, a tutto. Durante quel periodo, ho capito che non potevo essere bloccato in un solo ruolo. Ho capito che non ero un giocatore pronto".

Arretrare rispetto alla tua posizione iniziale è stata una tua iniziativa o di un allenatore in Italia? Qual è stata la tua prima reazione? Hai capito subito che sarebbe stato utile o che avresti perso importanza?
"Ad essere onesti, durante il periodo alla Roma, dopo l'allenamento rimanevo in campo e chiedevo ad allenatori ed assistenti di darmi nuove indicazioni, posizioni, di dirmi il modo corretto di posizionarmi in ogni ruolo. Credo che da lì ho iniziato a costruire il mio modo di giocare in una nuova posizione. A Roma ho giocato alcune volte mezzala, ma ho giocato di più sulla destra con la libertà di accentrarmi".

Quali sono stati le tue ispirazioni quando hai iniziato a giocare in questa posizione?
", con cui ho giocato alla Roma, è un ragazzo che mi ha ispirato molto e, inoltre, mi ha aiutato molto ad adattarmi al club e al calcio europeo. Non è la posizione in cui gioco oggi, ma è modello per me, dal giocatore al professionista che era".

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