CENTRO SUONO SPORT - Aleksandr Kokorin, calciatore del PFK Soči, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica durante la trasmissione "Te la do io Tokyo". Le sue parole:
Lei è già stato a Roma, vero?
"Sì, è vero. Sono stato a Roma la prima volta nel 2013 a Villa Stuart, poi una seconda volta nel 2018, quando sono rimasto due mesi per l’operazione al crociato e ho avuto modo di vedere dal vivo le partite di Champions League contro Barcellona e Liverpool".
Vede un suo futuro in Italia?
"Ci sono molte squadre interessate, vediamo. Fra poco il mio contratto scade e a breve dovrò fare il punto della situazione. Mi piace l’Italia e lo stile di vita italiano. È vero che la Serie A ha un gioco più chiuso rispetto alla Liga, però la Roma che ho visto nel 2018 mi piaceva molto".
Quali sono le sue qualità tecniche?
"Io posso giocare come prima punta, esterno e ala. Copro tutta la fase offensiva. La mia migliore stagione l’ho fatta giocando da numero 10 dietro la punta, lì secondo me riesco ad esprimermi al meglio".
Cosa pensa di Fabio Capello?
"Ho avuto un ottimo rapporto sia con Mancini che con Capello. Capello è un allenatore molto severo, fa rispettare la disciplina…mi sento ancora con il mister".
Cosa pensa di Totti?
"So che cosa rappresenta Totti per Roma e per la Roma. Quando sono stato a Roma ho assaporato tutto l’amore che la città ha per questo giocatore. Io mi sono fatto dare due maglie da lui: una l’ho tenuta per me e un’altra l’abbiamo messa all’asta per beneficenza. È stato un giocatore fantastico".
L’Europeo poteva essere un riscatto per lei. Ora?
"Sì, probabilmente sarei tornato in Nazionale. A marzo sono tornato a giocare e ho fatto subito molto bene, ho ripreso subito a segnare, però la decisione spettava al mister. Ora ho più tempo per recuperare per fare ancora meglio".
Com’è la situazione coronavirus in Russia?
"La quarantena era stata dichiarata fino al 30 aprile, credo che oggi o domani capiremo se sarà prolungata o meno. A Mosca la situazione non è bella, si parla di 5mila nuovi positivi; a San Pietroburgo la situazione è un po’ più tranquilla".