Sono sempre più numerosi i casi di Coronavirus nel mondo dello sport. In Serie A continua ad aumentare il numero di contagiati. Nella serata di ieri la Fiorentina aveva reso noto che l'attaccante Vlahovic era risultato positivo. Questa mattina lo stesso club viola fa sapere di aver individuato altri due tesserati positivi.
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19.45 - Scendono in campo anche i campioni: da De Rossi a Dzeko fino a Totti. Su Instagram l'ex 10 e dirigente della Roma, Francesco Totti, ha condiviso l'iniziativa lanciata con Dash per aiutare l'ospedale Spallanzani: "Ragazzi, vi scrivo per un progetto che mi sta particolarmente a cuore. L’Ospedale Spallanzani di Roma sta costruendo nuove camere di terapia intensiva, ma ha bisogno del nostro aiuto per dotarle dei macchinari necessari. Con Dash abbiamo già contribuito donando donando 15 apparecchi per il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti in terapia intensiva, adesso tocca a voi: ogni donazione, anche la più piccola, sarà fondamentale per vincere questa partita. Insieme ne usciremo più forti di prima! Grazie!".
19.30 - Dopo l'intervista rilasciata a "Il Messaggero", Gabriele Gravina, presidente della Figc, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica: "Credo che ci siano delle priorità diverse. Capisco il grande valore della socializzazione, l'aspetto economico ma è giusto rinviare gli Europei e dare la priorità alla chiusura dei campionati che sono già iniziati e devono essere terminati".
"Ci aspetta un'estate di sport? Mi auguro anche prima. Abbiamo bisogno di un mese e mezzo, due mesi per definire i nostri campionati e lo faremo con la collaborazione di tutte le componenti per poter arrivare alla soluzione migliore - le sue parole sulla possibilità di terminare i campionati in estate - . E' un momento difficile ma abbiamo il dovere di assumerci alcune responsabilità nel saper indicare un nuovo giorno, una nuova alba e cercare di alleggerire le amarezze e il dolore che stanno colpendo il mondo intero. Il calcio sta dimostrando di essere uno di quei collanti fondamentali, importanti per la tenuta sociale. Farò delle riflessioni in sede istituzionale per far capire cosa sta subendo il nostro settore, un danno incalcolabile dal punto di vista economico. Voglio evidenziare che dopo questo grande periodo di criticità e dolore, lo sport dovrà rialzarsi ma farà grande fatica se non ci saranno supporti di ogni genere, non solo economici ma anche di norme, di leggi speciali".
Infine ha aggiunto: "Si continua a non capire che esiste un modo diverso per vivere la progettualità nel calcio e funziona se si sta insieme. Ancora oggi ho dei segnali non positivi. Mi auguro che da questo dramma si possa uscire con una progettualità, un approccio e un'umiltà diverse".
(Radio Deejay)
19.15 - Continuano le iniziative di solidarietà dell'Atalanta a favore dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l'emergenza Coronavirus. Attraverso il sito web e i suoi profili ufficiali sociale, il club nerazzurro rende noto che Josip Ilicic ha donato al nosocomio cittadino il pallone dei 4 gol al Valencia negli ottavi di finale di ritorno di Champions League disputati al «Mestalla» il 10 marzo scorso e vinti 4-3. «In segno di vicinanza, riconoscenza e affetto per quanto medici, infermieri e tutti coloro che sono coinvolti, stanno facendo per combattere un virus maledetto che sta stravolgendo le vite di noi tutti: Anche noi al vostro fianco, i nostri angeli, per vincere la partita più importante», si legge nella nota ufficiale sul portale internet. «Una vittoria che l'Atalanta ha subito dedicato a Bergamo, alla sua provincia ed ai bergamaschi in un momento così difficile e delicato: 'Bergamo è per te #MolaMià. Una vittoria dedicata più in generale a tutti quanti si stanno adoperando, giorno e notte, a combattere il Covid-19». La notizia fa seguito all'appello del tecnico Gian Piero Gasperini a donare fondi al Cesvi sempre a nome del «Papa Giovanni» per l'acquisto di equipaggiamento medico.
18.40 - Undicesimo caso di Coronavirus in Serie A, settimo nella Sampdoria. Contagiato anche Bartosz Bereszynski, che come il compagno di squadra Depaoli ha rivelato la sua positività al test su Instagram: "Sfortunatamente il test per il COVID-19 è risultato positivo - le sue parole -. Sto bene, ma sfortunatamente con tutte le precauzioni del caso non sono riuscito ad evitare il contagio. Vi chiedo di essere responsabili e di restare a casa"
18.09 - Il calcio in Serbia non si ferma, nonostante il coronavirus abbia colpito anche il presidente della Federazione, Slavisa Kokeza, risultato positivo al test del coronavirus. È stato lo stesso organismo che gestisce il calcio (ma anche gli altri eventi sportivi professionistici) in Serbia a diffondere la notizia della positività del presidente, tramite un comunicato apparso sui social. Le uniche misure adottate dal Governo fino a questo momento riguardano il divieto di assembramenti superiori a mille unità.
17.35 - Altro giocatore di A positivo al Coronavirus. Si tratta di Fabio Depaoli, difensore della Sampdoria. Ad annunciarlo (dopo che il club doriano aveva precisato in giornata che non avrebbe dato ulteriori segnalazioni sui propri tesserati) è stato lo stesso terzino con un post su Instagram.
"Ciao amici... Purtroppo sono risultato positivo al COVID-19 - le sue parole - Ci tengo a rassicurarvi che sto bene! Questo mostro invisibile ci sta colpendo indistintamente, ma adottando le giuste misure e seguendo la direttiva sanitarie, possiamo vincere la nostra più grande partita e tornare più forti di prima. Un abbraccio a tutte le persone contagiate e un ringraziamento a tutti i medici che ci stanno aiutando". De Paoli è il decimo giocatore di Serie A risultato positivo ai test, il sesto della Samp assieme a Gabbiadini, Colley, Ekdal, La Gumina e Thorsby.
17.30 - Anche Dusan Vlahovic, il primo giocatore della Fiorentina risultato positivo al test del Coronavirus, si è unito al coro unanime di elogi e ringraziamenti nei riguardi dei medici e di tutti gli operatori sanitari più che mai in prima linea in questi giorni di grande emergenza. La storia Instagram postata dal ventenne attaccante viola mostra la fotografia di uno striscione affisso in piazza Santa Maria Nuova, dove si trova l'ospedale omonimo, nel centro storico di Firenze: 'Medici e infermieri, eroi moderni senza poeti a raccontare il vostro coraggio... Grazie di cuore', il testo dello striscione. E Vlahovic vi ha aggiunto: «Grazie eroi». Poi, sullo stesso social network, l'attaccante serbo ha raccontato ai molti fan collegati come ha capito di aver contratto il virus: "Stavo a casa, dormivo e mi sono svegliato sudato con la febbre, ho misurato la temperatura e avevo sui 37, ho preso una tachipirina e chiamato chi di dovere. La sera la febbre si è alzata fino a 39 ed è così che l'ho scoperto. Comunque adesso sto bene. Cosa fare ora? Niente, solo riposare. 14 giorni e tutto sarà poi finito. Devo stare lontano dalle persone e basta''.
16.50 - L'emergenza coronavirus fa slittare la sentenza sul ricorso presentato dal Manchester City al Tas di Losanna contro la condanna per avere violato le norme che regolano il fair-play finanziario. Il club inglese era stato sanzionato con due anni di divieto a partecipare ai tornei dell'Uefa.
La situazione di emergenza sanitaria porterà cosi a uno slittamento della decisione del tribunale svizzero. La speranza del club inglese era di potersi presentare a un'udienza nei primi giorni dell'estate, tuttavia il Tas ha già rinviato tre udienze e l'esame di altri 16 casi sui quali si sarebbe dovuto pronunciare fino al 18 maggio. Il caso del Manchester City non è presente fra questi, quindi è molto probabile che tutto verrà posticipato di alcune settimane.
(Sky Sports UK)
16.27 - «Sto bene, mi raccomando seguite anche voi scrupolosamente le indicazioni che ogni giorno le istituzioni ci danno. #Ce la faremo!». Così Patrick Cutrone attraverso il proprio profilo Instagram. L'attaccante della Fiorentina è stato trovato positivo al Coronavirus-COVID-19 come pure i compagni di squadra Dusan Vlahovic e German Pezzella e il fisioterapista della squadra viola Stefano Dainelli. «Grazie a tutti per il supporto e i vostri messaggi d'affetto - scrive ancora Cutrone rivolgendosi a tutti coloro che gli hanno inviato messaggi di auguri - In questo momento sono a casa e seguo il protocollo che mi hanno indicato».
15:40 - Anche il Genoa intanto ha annunciato la sospensione degli allenamenti: "Dopo una conference-call tra il Presidente, i dirigenti, l’allenatore Davide Nicola e il dottor Pietro Gatto e sulla base dei consigli contenuti in un comunicato diramato oggi dai Medici della Serie A, la Società ha deciso di sospendere l’attività degli allenamenti previsti da lunedì, fino a nuove indicazioni. La decisione è rispettosa dell’interesse di tutti i tesserati del Genoa e delle loro famiglie"
(genoacfc.it)
15.38 - L'Associazione Italiana Calciatori, con una nota apparsa sul proprio sito, ha criticato le società che si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o, peggio ancora, per il controllo quotidiano della temperatura:
"L'Associazione Italiana Calciatori, in un momento delicato per il Paese, è costretta suo malgrado a denunciare la paradossale situazione che si sta verificando in più di qualche club professionistico. Nonostante l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha adottato con un Decreto misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale sino al 25 marzo 2020, ci rattrista e indigna registrare ancora oggi un comportamento scriteriato e fuori dal contesto nazionale e internazionale di alcune società calcistiche, che si ostinano a convocare gli atleti per allenamenti in piccoli gruppi o, peggio ancora, per il controllo quotidiano della temperatura. Ora riteniamo che la situazione abbia una definizione ben precisa. Se i club convocano oggi in Italia calciatori per il solo fatto di controllare la presenza di febbre o meno, costringendoli a muoversi da casa, incontrare persone, frequentare ambienti per ottenere un dato facilmente comunicabile per telefono, è un atto vergognosamente irresponsabile nei confronti delle tante persone costrette a muoversi e a lavorare per consentirci un minimo di servizi necessari. È, inoltre, offensivo nei confronti di quanti sono in prima linea, medici, infermieri e personale sanitario, che ci implorano di rimanere a casa. Se le società convocano gli atleti difendendosi con il DPCM (che permetterebbe gli allenamenti per atleti/atlete di interesse nazionale per la preparazione a competizioni nazionali e/o internazionali) devono spiegare quale sia l'interesse nazionale di tenere in forma atleti ed atlete che nella migliore delle ipotesi non riprenderanno l'attività prima di metà aprile! Questo significa che stanno vivendo su un altro pianeta. Se, infine, la convocazione è volta ad ottenere il rifiuto dai calciatori per poter poi procedere con la decurtazione degli emolumenti significa che stiamo raschiando il fondo del barile della dignità. Tradotto, oggi in Italia ci sono ancora società calcistiche che o sono vergognosamente irresponsabili, o vivono su Marte o sono privi di un minimo di dignità. Cogliamo l’occasione per dare un grande abbraccio ideale ai tanti medici, infermieri e personale sanitario che in questi giorni e nelle prossime settimane avranno bisogno del supporto dell'Italia intera. Grazie da tutti noi!"
15:28 - Caso sospetto di Covid-19 anche per il River Plate, come ha annunciato la stessa società di Buenos Aires con un comunicato, rinviata la gara contro il Tucuman:
"Seguendo i suggerimenti dell'Organizzazione mondiale della sanità e attento alle diverse risoluzioni del governo nazionale e della città di Buenos Aires in relazione alla pandemia di coronavirus (COVID-19), River Plate riferisce che il Club rimarrà chiuso per intero da sabato 14 marzo per un tempo indeterminato. Con questa misura, il Club cerca di salvaguardare la salute dei suoi membri, dipendenti e migliaia di persone che quotidianamente assistono alle diverse attività svolte presso l'istituzione. Il dipartimento delle risorse umane si coordinerà con le sue forme di lavoro del personale in modalità home office quando ciò è possibile e darà congedo a coloro che non possono svolgere i loro compiti in remoto. Per quanto riguarda il calcio professionistico, il Club ritiene che la competizione comporti gravi rischi per la salute della squadra professionistica e di tutti coloro che sono coinvolti in una partita ufficiale. Il fatto che oggi uno dei nostri giocatori abbia mostrato sintomi compatibili con il coronavirus (COVID-19) conferma i rischi avvertiti e ci costringe a prendere coscienza delle conseguenze di cui sopra, oltre al fatto che la diagnosi non è stata confermata e che Thomas Gutiérrez si sta evolvendo favorevolmente. In considerazione di ciò, River Plate ha deciso che, per motivi di forza maggiore, non comparirà nella partita di sabato 14 marzo contro Atlético Tucumán. La stessa decisione si applicherà alle Divisioni inferiori. In anticipo, apprezziamo la comprensione e l'appello alla responsabilità individuale di ognuno di noi."
(cariverplate.com)
14:46 - Dopo i casi di positività al Covid-19, che secondo il quotidiano Il Secolo XIX sarebbero 8, la Sampdoria, tramite un comunicato, ha dichiarato che, per evitare allarmismi, non darà più informazione sui contagiati:
"L’U.C. Sampdoria comunica che, onde evitare fughe di notizie ed inutili allarmismi, ha scelto di non dare più informazioni sui propri tesserati che, in presenza di lievi sintomi, sono stati sottoposti agli accertamenti previsti in merito al Coronavirus-COVID-19. L’unica notizia importante è che i ragazzi stanno tutti bene e sono nei loro domicili a Genova. In un momento così complicato per il nostro Paese e nel rispetto di chi sta operando in prima linea è doveroso non alimentare ulteriori preoccupazioni per situazioni sotto controllo. Invitiamo gli organi d’informazione a rispettare la nostra scelta".
(ucsampdoria.it)
14:14 - Dopo la Roma, anche l’Inter fa partire una raccolta fondi per la lotta al COVID19. Il club nerazzurro, attraverso il suo sito, ha lanciato un'iniziativa benefica a sostegno della ricerca scientifica nell’Ospedale Sacco di Milano. La società (con dirigenti, staff e calciatori della prima squadra) ha già raccolto €500.000 ed ha invitato i suoi tifosi ad aderire all’iniziativa.
? | DONAZIONE
Al via il crowdfunding dell’Inter per la ricerca sul Covid-19 dell’ospedale Sacco di Milano ? https://t.co/a0q8hixkSH#TogetherAsATeam pic.twitter.com/Phkxz6lj00— Inter (@Inter) March 14, 2020
13:45 - Con l'emergenza Covid-19 che prosegue, i medici della Serie A, con un comunicato, hanno invitato tutti i calciatori a non riprendere l'attività agonistica fino a quindo l'emergenza non sarà completamente rientrata:
«I medici della Serie A, in modo unanime, consigliano di non riprendere l'attività fino a netto miglioramento dell'emergenza Covid 19. In considerazione della grave evoluzione dell'infezione Covid-19 nel mondo, vista l'emergente diffusione dei contagi anche all'interno del calcio e del personale sanitario a esso dedicato e del progressivo aggravamento della situazione che sta coinvolgendo il Sistema sanitario nazionale, i medici della Serie A esprimono forte preoccupazione circa la tutela della salute dei propri tesserati qualora venissero ripresi a breve gli allenamenti e promosse altre attività di aggregazione».
(ilmessaggero.it)
12.50 - Marco Guida, l'arbitro che ha diretto la sfida tra Juventus e Inter allo Stadium,ha deciso di iniziare un periodo di isolamento volontario presso la sua abitazione. Anche Fabio Maresca (IV uomo) e Ciro Carbone (guardalinee) avrebbero deciso di entrare in isolamento volotario. Lo rende noto Sport Mediaset.
12.30 - Evelina Christillin, membro del dell’Esecutivo Uefa, ha rilasciato un'intervista al quotidiano napoletano, parlando anche del possibile rinvio di Euro 2020.
Dottoressa Christillin, non ha aspettato troppo il grande carrozzone del calcio a fermarsi?
“L’Uefa è una confederazione e non avrebbe potuto agire unilateralmente. Ha dovuto confrontarsi con le federazioni nazionali. Come poteva imporre le porte chiuse o la sospensione delle partite in Paesi dove i governi non hanno deciso restrizioni? Il sistema sportivo italiano ha potuto disporre l’interruzione delle attività dopo il decreto del governo. C’è stata una differenza di passo in Europa perché c’è stata una differenza di percezione. Ho ascoltato fino a pochi giorni fa chi diceva che il Coronavirus è una forma di influenza, ovviamente fuori dall’Italia. Adesso lo scenario è cambiato, quasi tutti i più importanti campionati si sono fermati. Il presidente Ceferin non si è mosso in ritardo né, come taluni hanno sostenuto, ha anteposto altri interessi: il rispetto per gli uomini viene prima di tutto. Anzi, stretto è stato il contatto con l’Unione Europea. E martedì ci sarà il confronto con tutti gli stakeholders, dalle federazioni all’organismo internazionale dei calciatori, per individuare un percorso”.
E si dovrà decidere anche il futuro dell’Europeo, il torneo itinerante con partenza fissata il 12 giugno.
“È evidente che occorrerà un’analisi completa, non soltanto del calendario delle coppe che si concluderanno il 30 maggio. Un anno dura dodici mesi, non diciotto, e tutto dovrebbe rientrare in questo arco temporale. Peraltro, il punto non è la data di inizio della manifestazione, ma la complessa macchina organizzativa di un evento fissato in dodici città di differenti Paesi, alcuni fuori dalla convenzione di Schengen”.
C’è non solo il calcio italiano a sollecitare uno slittamento dell’Europeo al 2021: il suo punto di vista?
“A titolo personale, perché non interpreto il pensiero del presidente Ceferin e degli altri componenti dell’esecutivo, e da appassionata di calcio ritengo opportuno il rinvio di un anno per far sì che in estate possano essere completati i campionati nazionali e le coppe europee. Con la speranza che i tempi di interruzione siano limitati. La quarantena è una sospensione, non la fine di tutto. Io vengo dagli sport invernali, faticosissimi, e so quanta forza avrà la gente dello sport per ricominciare appena vi saranno le condizioni. I rinvii sono doverosi in questa fase: la Fifa ha appena comunicato lo slittamento del congresso ad Addis Abeba, a cui partecipano 221 federazioni, dal 5 giugno al 18 settembre. E, dopo aver vissuto l’organizzazione di un’Olimpiade, non so se vi sia tanto tempo per i Giochi di Tokyo“.
(Il Mattino)
11.35 - Altri due casi positivi in Liga. Si tratta di due tesserati del Deportivo Alaves. Questo il comunicato del club spagnolo: "In occasione dei test effettuati su alcuni membri del Deportivo Alavés a seguito dell'attuale situazione di emergenza sanitaria, sono stati ottenuti due test positivi per il coronavirus. Entrambi corrispondono ai membri della struttura tecnico-sportiva e sono asintomatici e in perfette condizioni. Lunedì il resto della squadra sarà sottoposto a test e l'allenamento sarà logicamente sospeso fino a quando i risultati non saranno noti".
10.15 - La Fiorentina rende noto che altri due giocatori, oltre che un fisioterapista, sono risultati positivi al Covid-19. Questi sono Patrick Cutrone e German Pezzella, che sono stati prontamente messi in isolamento.
ACF Fiorentina comunica che, in presenza di alcuni sintomi sono stati sottoposti a tampone, con esito positivo, i calciatori Patrick Cutrone e German Pezzella e il fisioterapista Stefano Dainelli. Sono tutti in buone condizioni di salute nei loro domicili a Firenze. pic.twitter.com/rlgobtoR3J
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) March 14, 2020