LIVE - Coronavirus, gare a porte chiuse nelle zone a rischio. Arriva la conferma del Ministro Spadafora: "Abbiamo dato la disponibilità per svolgere alcuni eventi sportivi senza tifosi"

24/02/2020 alle 22:00.
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L'Italia è alle prese con i contagi da Coronavirus, con focolai esplosi nel nord del paese che hanno portato, tra i vari provvedimenti, al rinvio di 4 gare di Serie A nello scorso weekend. Questi tutti gli aggiornamenti sul fronte calcistico relativamente all'emergenza Coronavirus:

20.45 - Nuove conferme sulla possibilità di giocare alcune delle gare previste per la prossima giornata di Serie A a porte chiuse. I match in questione sono quelli programmati nelle regioni a rischio per l'emergenza coronavirus, e a confermare l'ipotesi di partite da giocare senza i tifosi è direttamente il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora: "Sono già in vigore provvedimenti che vietano gli eventi fino a domenica prossima, inizialmente per la Lombardia, il Veneto e il Piemonte. Con questo DPCM abbiamo allargato anche a Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Liguria. In queste regioni, resta il divieto di manifestazioni sportive, ma per alcuni eventi abbiamo dato la disponibilità a svolgerli a porte chiuse. Il provvedimento non è stato esteso al resto d'Italia perché non esistono le condizioni per prendere misure gravi"

(tg2)


20.20 - Intanto arrivano gli effetti dell'emergenza coronavirus anche sull'Europa League. Il Ludogorets, che dovrà affrontare l'Inter a San Siro per la gara di ritorno dei sedicesimi di finale, ha diramato una nota ufficiale sul proprio sito, annunciando che la partita verrà disputata a porte chiuse: "La UEFA Ha annunciato ufficialmente che la partita di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League sarà giocata giovedì 27 febbraio 2020 alle 21, ora locale, a porte chiuse a San Siro. Stamattina, l’Inter ha inviato una lettera al Ludogorets, annunciando che le autorità competenti hanno garantito sullo stato della città, permettendo la disputa del match ma senza tifosi"

(ludogorets.com)

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15.35 - Il presidente della Figc Gabriele Gravina in conferenza stampa ha dichiarato: "Questa mattina poi abbiamo avuto modo di informare il consiglio sull'incontro avuto in mattinata con la task force medica considerato il coronavirus. Con tutte le nostre Nazionali, in particolari le giovanili, ci limiteremo a un'attività monitorata e monitorabile. Abbiamo annullato alcuni stage in programma come quello dell'Under 19. Vogliamo dare supporto ai nostri campionati. Abbiamo deciso per la Lega Pro di rinviare l'infrasettimanale e le gare della nona e decima giornata dei gironi A e B. Tutto ciò che comporta spostamento in zone che presentano criticità abbiamo deciso di stoppare le attività. Ho inoltrato in mattinata al Ministro Speranza una richiesta ufficiale per la gara ufficiale di giovedì dell'Inter e siamo in attesa di un riscontro del Governo per la disposizione della gara a porte chiuse e ci aspettiamo un segnale positivo. Sono poi emerse criticità importanti questa mattina sul momento delicato del nostro paese e senza creare forme di allarmismo, abbiamo chiesto di coordinare nel miglior modo possibile le diverse ordinanze che vengono emesse a livello regionale. Abbiamo chiesto di poter disputare le gare a porte chiuse in Serie A, cosa che dovrebbe avvenire già a partire dalla prossima giornata. Chiusura degli impianti sportivi? Il rischio non è tanto il rinvio di una partita, ma tutto il blocco del sistema che porta i ragazzi ad allenarsi tutti i giorni. In tal senso stiamo aspettando una risposta dal Governo".

Conferma quindi che Inter-Ludogorets si giocherà a Milano?
"Si".

C'è il rischio di un blocco totale delle attività sportive?
"Per il momento quello che emerge è una disposizione della sospensione delle manifestazioni sportive in alcune aree dell'Italia. Abbiamo dovuto diversificare le manifestazioni da quelle aperte al pubblico e non. Se ci sarà un peggioramento della situazione ci atterremo alle disposizioni del nostro Governo. Si naviga a vista ma con un po' più di serenità. Dobbiamo tutti insieme collaborare per ottenere i migliori risultati".

E' vietata la trasferta ai tifosi ospiti che arrivano dalle zone contagiate?
"Per il momento sì. C'è un divieto, ma non abbiamo parlato di rimborso biglietti. Faremo un passaggio con l'Antitrust. Sarà un aspetto economico importante da valutare. Il Governo ha previsto una serie di risarcimenti".

15.00 - Il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha già proposto al Presidente del Consiglio Conte lo schema di DPCM che prevede la possibilità di svolgere partite a porte chiuse nelle aree a rischio contagio da Coronavirus. La decisione e' già stata presa ieri sera e lo schema è pressoché ultimato. Lo si apprende da fonti del ministro delle politiche giovanili e dello sport.

14.00 - Il presidente della Lega calcio di serie A, Paolo Dal Pino, ha appena inviato una lettera al Governo, attraverso il ministro dello sport, Spadafora, quello dell'Interno, Lamorgese, e quello della Salute, Speranza, per chiedere che nei territori considerati a rischio coronavirus le gare di calcio non vengano sospese, ma siano disputate a porte chiuse. Lo apprende l'agenzia di stampa. Si tratta di un atto formale, che la Lega delle società motiva nella lettera con il "calendario già saturo di impegni" e la necessità che le competizioni si concludano "entro il 24 maggio stante l'avvio dei prossimi Europei di calcio".

(ansa)

13.55 - Disputare gli eventi sportivi "a porte chiuse e' la strada giusta": lo dice Walter Ricciardi, membro dell'esecutivo Oms nominato consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. "La prima strategia - ha detto Ricciardi in un intervento radiofonico - è non far incontrare persone in luoghi dove sono a stretto contatto tra di loro, seppure all'aperto, come allo stadio. Ho consigliato nella veste di tecnico sanitario e di persona appassionata di sport che giocare a porte chiuse è la strada giusta", ha detto commentando la richiesta ufficializzata oggi da Gravina e anticipata ieri dall'Ansa. Lo stop alle manifestazioni sportive, ha aggiunto, "e' un provvedimento prese per almeno le prossime due settimane".

"Da Roma in giu' si puo' giocare? Non e' detto, non vogliamo coinvolgere il Centro-Sud - prosegue Ricciardi - La gente ha paura e sbaglia, si fa prendere dal panico: su 100 persone, 80 guariscono, un 20% puo' avere conseguenze gravi, 2% critiche. Si tratta di una sindrome causata da un virus, che causa sintomi simili all'influenza, ma le conseguenze sono piu' gravi, non e' una banale influenza".

(radio punto nuovo)

13.00 - La Figc ha chiesto al governo l'autorizzazione per disputare alcune partite a porte chiuse in seguito all'emergenza Coronavirus, in quanto non specificato dall'ordinanza del Ministero della Salute. E' quanto si apprende da fonti federali mentre è in corso il consiglio Figc.

11.00 - Si tiene in questi minuti, nella sede della Figc a Roma, la riunione di una task-force di medici della Federcalcio per analizzare la situazione dell'emergenza Coronavirus. Un'iniziativa assunta ieri dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, alla quale partecipano anche rappresentanti delle varie leghe e dell'Aia. Gli esiti della riunione sono poi stati portati all'attenzione del Consiglio federale convocato per le 12. Partecipano alla riunione i professori Paolo Zeppilli e Andrea Ferretti, il dott. Carmine Costabile e il prof. Roberto Cauda, direttore dell'area clinica e dell'unità operativa complessa di microbiologia e malattie infettive del Policlinico Gemelli a Roma.