Introdotto due anni fa nel campionato italiano, l'uso del Var continua a far discutere. L'ultimo episodio che ha creato non poche polemiche è stato quello riguardante il gol di Kalinic poi annullato agli sgoccioli di Roma-Cagliari. Proprio sull'impiego della tecnologia nel calcio si è espresso il capo della Commissione arbitri Fifa Pierluigi Collina il quale, intervenuto al Festival dello sport di Trento, riferendosi all'urlo di Tardelli ai Mondiali dell'82, quando, se vi fosse stata, sarebbe intervenuta la Var per un presunto fuorigioco di Scirea, smorzando forse l'esultanza, ha dichiarato: "Non credo spenga l'entusiasmo, credo anzi che lo raddoppi. Limitare la possibilità di intervenire è importante, se dovessimo verificare cento episodi in novanta minuti non si può. Anche se ci sembra che il VAR esista da sempre, in realtà è qualcosa pensata appena cinque anni fa. In principio doveva essere un semplice aiuto tecnologico all'arbitro. Uno dei grandi problemi riguardava l’affidabilità, i tempi di risposta delle macchine qualche anno fa erano praticamente biblici. Un minuto oggi, nel 2014 nel corso dei primi test diventavano cinque minuti. Si lavora continuamente, magari tra cinque anni ci avvarremo di tecnologie completamente diverse. In primo luogo ci stiamo impegnando per accorciare i tempi, ma aspettare è normale in tutti gli sport. Certo, l’attesa non è molto gradita. Poter contare su una regia dotata di intelligenza artificiale che permette subito di selezionare al massimo venti inquadrature, sarebbe un passo avanti non indifferente". Poi l'ex arbitro ha concluso: "Siamo già in moto per i mondiali del 2022, la logistica non sarà semplice ma ce la faremo. Sulla selezione degli arbitri le 211 federazioni e ovviamente anche l'Italia stanno già facendo un lavoro ottimale".
A margine dello stesso evento è intervenuto anche il presidente FIFA Gianni Infantino il quale anche lui ha voluto esprimere la propria opinione sul Var. Queste le parole riportate dal portale dedicato al calciomercato: "Il calcio ora è più bello, giusto, vero. In Italia tra i tanti “movioloni” visti da bambino, era impossibile non confrontarsi prima o poi con la tecnologia. Diventando presidente, ho pensato di provarla giacché di moviola in campo se ne parla da almeno cinquant'anni. Se non avesse funzionato, avremmo cambiato ancora idea. Effettivamente però aiuta. Noi appassionati non ci rendiamo conto che il lavoro dell’arbitro è difficilissimo, anzi di più. Questi qui sono dei veri eroi e, aiutarli con qualcosa che non snaturasse il gioco del calcio, era diventato obbligatorio. Il VAR rappresenta la trasparenza e la giustizia. Lo scandalo non esiste più come il gol in fuorigioco. È cambiata totalmente la percezione".
(TMW)