TUTTOSPORT - Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha parlato della situazione della Roma nel corso di una sua intervista al quotidiano sportivo. Questo un estratto:
Ha mai sognato di diventare il presidente della Roma, considerato come lei tifi questa squadra fin da bambino?
“Non conosco un tifoso di calcio che non sogni di diventare il presidente della sua squadra”.
Attualmente le sta piacendo il progetto e soprattutto i risultati ottenuti dalla società giallorossa?
“Onestamente, e non ce la faccio ad essere diplomatico, è tutto un grande punto interrogativo”.
E dunque?
"Diciamo che serve tanta fede"
Le piace l'idea che tanti club finiscano in mani a proprietà straniere?
"Mi piace non è il termine giusto. Ognuno sogna di avere il presidente della sua squadra che abiti nel proprio condominio, anzi sullo stesso pianerottolo. Per poterlo fermare tutte le sere e chiedere "Come stanno i giocatori? Chi compriamo?". Però pur essendo un grandissimo sentimentale, e vorrei sottolineare dieci volte il termine sentimentale, da tanto tempo mi confronto con la realtà dei tempi in cui viviamo. Non ho nulla in contrario con gli investitori internazionali. E non bisogna generalizzare. C'è chi si porge in un modo, chi in un altro"
Un punto interrogativo come lo Stadio della Roma…
“Io, come Presidente del CONI che a sua volta è proprietario dell’Olimpico, dovrei essere contrario per non perdere un cliente da 4 milioni di euro all’anno. Invece no. Ho detto mille volte che sono favorevole e che mi auguro che la Roma, così come la Lazio, abbia il suo stadio. Mi sembra che il problema, giustamente, non sia politico ma sia nelle procedure“.
Come definisce il presidente Pallotta?
“Businessman“.