Il Chelsea dovra' rimanere fermo sul mercato per le prossime due sessioni. La commissione d'appello della Fifa ha confermato sostanzialmente la decisione presa lo scorso 22 febbraio ai danni del club londinese, reo di aver violato le norme relative ai trasferimenti internazionali e alle registrazioni di 29 calciatori sotto i 18 anni.
La Fifa ha pero' 'ammorbidito' la sanzione, autorizzando il Chelsea a mettere sotto contratto i giocatori under 16 a patto che non si tratti di trasferimenti internazionali e di primo tesseramento. A parte questa eccezione, il Chelsea non potra' dunque operare in entrata ne' la prossima estate ne' durante la sessione invernale del 2020 ma a questo punto pare scontato il ricorso del club al Tas di Losanna per ottenere almeno una sospensiva. Confermata anche in appello la multa da 600 mila franchi svizzeri.
Nel pomeriggio il Chelsea ha comunicato l'intenzione di appellarsi al Court of Arbitration for Sport, ossia il Tas di Losanna, dopo il rifiuto da parte della Commissione d'appello della Fifa di annullare lo stop alle due sessioni di mercato in entrata del club londinese. «Appreso che la Commissione d'appello della Fifa ha deciso di sostenere parzialmente l'appello presentato dal Chelsea Fc contro la decisione della Disciplinare della Fifa - si legge, in una nota del Chelsea - il club è molto deluso da questo verdetto. Il Chelsea Fc - conclude la nota - smentisce categoricamente i risultati del comitato d'appello Fifa, perché ha agito in conformità con i regolamenti pertinenti e appellerà la decisione al Tas».