Infantino: "Non c'è nulla di illegale sul fair play finanziario di Psg e Manchester City"

08/11/2018 alle 01:21.
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«Non c'è nulla di illegale e neanche una violazione di un regolamento. Non c'è niente, non un singolo euro è sparito». Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, si esprime così alla Dpa in merito alla diffusione dei documenti di Football Leaks che lo chiamano in ballo sul fair play finanziario accusando di aver aiutato ad aggirarlo il Psg e il Manchester City quando era segretario generale dell'Uefa. «Il mio obiettivo era aiutare i club, non distruggerli -sottolinea dal quartiere generale della Fifa a Zurigo-. Ho incontrato Psg e City come altre squadre per trovare un 'settlement', un accordo, ma la decisione finale spetta sempre ai panel giudicanti, non a me. Non avevo neanche gli strumenti per cambiare le carte in tavola. E comunque City e Psg sono stati multati di una ventina di milioni. Non solo. Su 30 club, soltanto 2 sono stati esclusi: il Milan, che il Tas ha reintegrato nelle coppe, e una squadra russa. Quando si parla di favoritismi si sbaglia: i club 'piccoli' esclusi hanno avuto questa sanzione perché non hanno pagato i debiti, gli stipendi, cosa molto più grave».

«Io posso capire che è dura accettare che un figlio di immigrati italiani sia al mio posto», ma «non c'è stato alcun illecito» e tutto è stato fatto «alla luce del sole»: Il n.1 della Fifa, Gianni Infantino, replica così in una conference call con alcune delle principali testate giornalistiche mondiali, tra le quali l'Ansa, alle rivelazioni di Football Leaks su suoi presunti 'alleggerimenti' delle sanzioni fair play finanziario ad alcuni club europei, quando era segretario Uefa.«Ho operato sempre in modo trasparente».

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