Mediapro resta in gioco nella partita dei diritti tv della Serie A. Giudicata inadempiente dalla Lega, che ha risolto il contratto con cui avrebbe dovuto rivendere il campionato da broker, la società spagnola ha annunciato l'interesse a partecipare alle trattative private e domani si siederà di nuovo al tavolo con i rappresentanti dei club e l'advisor Infront, che avranno un ultimo giro di confronti con gli altri operatori interessati, Sky, Perform, Mediaset, Tim e Italia Way.
La manifestazione di interesse di Mediapro è arrivata poco prima del termine ultimo, fissato alle 17, e contiene una precisazione: è da considerarsi "senza pregiudizio dei propri diritti e delle proprie ragioni". Un riferimento chiaramente legato al reclamo in sospeso, presentato dagli spagnoli contro la sospensione del loro bando per commercializzare i diritti tv della Serie A, ordinata il 9 maggio scorso dal giudice Claudio Marangoni, che lo ha di fatto annullato accogliendo le istanze di Sky. Questo stop, secondo Mediapro, ha impedito di disporre effettivamente dei diritti e di ottenere le garanzie bancarie, senza le quali la società guidata da Jaume Roures è stata dichiarata poi inadempiente.
L'esito del reclamo sarà noto fra qualche giorno: il collegio composto da tre giudici, presieduto da Alessandra Dal Moro, al termine di un'udienza durata quasi tre ore, si è riservato sulla decisione. E ha inoltre invitato le parti a prendere in considerazione l'ipotesi di una conciliazione, un fatto che viene letto in maniera positiva da Mediapro, che intanto si appresta a presentare un dossier al nuovo governo. La partita chiave si giocherà comunque in sede di trattative private. Domani mattina si chiuderà la prima fase. Poi l'assemblea di Lega, convocata alle 13.30, approverà i pacchetti definitivi con relativo prezzo minimo (finora era stato indicato un valore minimo complessivo di 1.1 miliardi di euro). Le offerte devono arrivare nella mattina di martedì 13 giugno (con possibilità di rilanci immediati), giornata in cui la Lega conta di chiudere l'iter, a poco più di due mesi dall'inizio del campionato.
(ansa)