Avanti con MediaPro, per ora. È la linea passata nell'assemblea della Lega Serie A. Sono state effettuate per ora due votazioni sui diritti tv. Approvata con 14 voti su 17 una delibera in cui si definiscono 'insufficienti' le garanzie prospettate dal gruppo spagnolo. Non è passata per un voto la risoluzione immediata del contratto con gli spagnoli: hanno votato sì 11 club, ne servivano 12. La Lega però ha chiesto agli spagnoli un bonifico da 186 milioni come garanzia entro 48 ore e 200 milioni per il primo luglio come prima rata.
Secondo quanto filtra, dopo l'intervento del n.1 degli spagnoli, Jaume Roures, davanti all'assemblea dei club il presidente della Lega, Gaetano Micciché, ha tenuto un discorso dai toni forti in cui ha spiegato l'inadempienza di MediaPro rispetto alle garanzie, che sono state solo promesse.
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21.45 - A quanto si apprende durante l'assemblea, a cui ha partecipato il presidente del gruppo spagnolo Jaume Roures, è arrivata in Lega una mail certificata nella quale si spiegava che entro 48 ore si sarebbe riunito il cda di MediaPro per autorizzare il pagamento della garanzia di 186 milioni e la prima rata da 200 milioni di euro.
Nulla di concluso, almeno per oggi: l'assemblea rimarrà aperta fino a domani per trovare una soluzione che incontri l'accordo della maggioranza dei club, cioè almeno 12 voti su 17. L'appuntamento è per domani alle 8.15, sempre nella sede di via Rosellini a Milano.
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22.21 - Cambia rapidamente lo scenario sui diritti tv di Serie A. Domani i club si riuniranno alle 8.15 e, alla luce di un parere legale richiesto sull'inadempimento di MediaPro, verrà rimessa ai voti la delibera per la risoluzione del contratto con gli spagnoli, come quella che oggi non è passata per un voto: ne servivano 12, 11 si sono espresse a favore, il Chievo contro, 3 astenuti (Udinese, Cagliari e Torino) e 2 assenti (Milan e Lazio). In 14 hanno approvato la delibera che ha definito insufficienti le garanzie di MediaPro.
(ansa)
22.22 - Il numero uno di MediaPro Jaume Roures «ha ribadito nel suo spagnolo quello che sono gli atti e i passi che hanno intenzione di fare, già annunciati nelle ultime ore». Così Giovanni Malagò, commissario straordinario della Lega Serie A di calcio, al termine della riunione odierna in via Rosellini. «Atti significativi - sottolinea Malagò - ma che non corrispondono agli adempimenti contrattuali». Di conseguenza «l'assemblea ha votato due delibere, la prima ad ampia maggioranza qualificata che ha disconosciuto le nuove garanzie fornite da MediaPro». La seconda «in palese contrasto con la prima, che ha ottenuto solo 11 voti sui 12 richiesti». Dunque «si è deciso di lasciare aperta l'assemblea e incontrarci, al massimo per una mezz'ora, per riproporre questa delibera sulla base di un parere legale del professor Toffoletto, incaricato di seguire per conto della Lega la delicata questione»
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22.34 - Ulteriori dettagli sull'infuocata Assemblea di Lega che si è tenuta oggi sul tema dei diritti tv. Subito dopo il discorso dai toni duri del presidente Micchichè, c'è stato un confronto fra i club: alcuni hanno accusato MediaPro di inadempienza, altri invece hanno minacciato azioni di responsabilità verso i vertici della Lega e i club favorevoli alla risoluzione del contratto.
Tutto da capire lo scenario futuro, sia se Mediapro resterà in corsa (Bloomberg riferisce di approccio con Elliott, sulla possibilità che il fondo possa impegnarsi al fianco della società spagnola, però il dialogo è fermo a uno stadio preliminare) sia che la Lega riprenderà in mano i diritti tv, finiti oggi in coda a un ordine del giorno ribaltato su richiesta di Malagò, per affrontare prima la governance. Non c'è stata coesione nemmeno sulla scelta del nuovo ad, con le due candidature forti, il banchiere Marzio Perrelli e il manager Paolo Dal Pino, per ora accantonate. Per sbloccare l'impasse si è puntato su una soluzione già presa in considerazione mesi fa: il dg Marco Brunelli, da oltre vent'anni in Lega, è stato eletto con 12 voti su 20 ha accettato di ricoprire pro tempore il ruolo di ad, «con spirito di sacrificio» per aiutare a formare la nuova governance. Come consigliere indipendente, è stato eletto (14 voti) Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva italiana, indicato da Malagò.
(ansa)