"Si è creata una situazione di totale incertezza per ciò che riguarda l’assemblea elettorale". Giovanni Malagò, presidente del CONI, esordisce così nella conferenza stampa indetta per chiarire la posizione del Comitato Olimpico nei confronti delle elezioni che dovranno designare il nuovo presidente della Figc. Nella corsa alla successione di Tavecchio sono in lizza Tommasi, Gravina e Sibilia, che Malagò ha sentito nuovamente in una conference call oggi pomeriggio.
"Confermo che l’assemblea è legittimamente convocata e il CONI non ha potere nell’impedire lo svolgimento - le parole di Malagò -. Non si può però tener conto di tre fattori oggettivamente inequivocabili: in primo luogo l'incertezza nel voto, nessuno è in grado di avere maggioranza importante. Ed era una condizione indispensabile per il nuovo corso in Figc. Poi, nessuno può garantire che una volta eletto abbia poi la maggioranza in Consiglio Federale: un'ipotesi anch'essa possibile. Infine, c'è da considerare il perdurare dello stallo della Lega di A. La mia proposta era di fermare tutto e rimandare di 90 giorni le elezioni".
Malagò e il CONI sperano dunque in una presa di coscienza dei tre candidati, "affinché non si celebrino le elezioni lunedì, come auspica il 90% degli italiani - conclude - . Improbabile che se ne ritiri uno e che vadano in due alle elezioni. Non ho mai detto che la lettera inviata dal Coni (del 5 gennaio scorso, in cui si faceva presente alla Lega di non essere in regola e di adeguarsi con il rinnovo delle cariche e l'adeguamento dello statuto, ndr) non sia stata comunicata alle società della Lega di Serie A. Il tema non è questo, il problema è un altro e non capisco come possa essere disconosciuto: la Federcalcio ha il dovere di rispondere al Coni e non l'ha fatto".