Calcioscommesse, audizioni in Procura Figc. Fari puntati su Savona-Teramo

26/07/2015 alle 00:45.
palazzi

Giornata di interrogatori in Procura Figc. Il pool del procuratore Stefano Palazzi, infatti, ha interrogato i tesserati che hanno presentato istanza di audizione, dopo aver ricevuto in settimana l'avviso di chiusura indagini, preludio per i deferimenti che saranno emessi probabilmente entro venerdì prossimo. L'interrogatorio più lungo (circa tre ore) è stato quello dell'allenatore, Ninni Corda, che nella passata stagione era alla guida del Barletta. Il tecnico nuorese - finito agli arresti nell'ambito dell'inchiesta 'Dirty Soccer' condotta dalla Procura di Catanzaro con l'accusa di frode sportiva in concorso e poi scarcerato dal gip che non ha ritenuto che sussistessero più i requisiti per la custodia cautelare - ha chiarito la sua posizione in merito alle presunte combine di Barletta-Catanzaro (1 aprile 2015, 1-1), Aversa Normanna-Barletta (11 aprile 2015, 0-1) e Barletta-Vigor Lamezia (19 aprile 2015, 3-3). Match che per la Procura di Catanzaro sarebbero stati combinati dal tecnico e da alcuni giocatori, con il beneplacito della dirigenza.

Ma Corda ha risposto anche in merito alla partita Savona-Teramo (2 maggio 2015, 0-2) che consentì agli abruzzesi di raggiungere la storica promozione in Serie B. In particolare, sulla cena cui partecipò a Bisceglie, alcuni giorni prima del match, assieme a Ercole Di Nicola, ds dell'Aquila e Marcello Di Giuseppe, ds del Teramo. Secondo gli inquirenti, Corda, a lungo sulla panchina del Savona, sarebbe stato uno dei mediatori assoldati da Di Nicola per agganciare i tesserati del club ligure.

Gli 007 federali hanno ascoltato anche il difensore Gianmarco Ingrosso che ha voluto chiarire la propria posizione in merito alla tentata combine di Aquila-Tuttocuoio (25 marzo 2015, 1-0) e Fabio Caserta per la tentata combine di Hinterreggio e Neapolis (Serie D). Come richiesto, è stato sentito anche il del San Severo, William Carotenuto che, stando all'impostazione della Dda di Catanzaro, avrebbe una «palese responsabilità» in Brindisi-San Severo (30 novembre 2014, 2-1) «sia sul primo sia sul secondo gol dei padroni di casa». Il Brindisi rischia il deferimento per responsabilità diretta e quindi la retrocessione, così come Catanzaro, Barletta (che nel frattempo non si è iscritto al campionato di Lega Pro), Savona, Teramo, Torres, Vigor Lamezia e Catania, che potrebbe finire nei Dilettanti.

Proprio per alleggerire la posizione del club etneo, che probabilmente sarà deferito per doppia responsabilità diretta, il patron Antonino Pulvirenti ha chiesto di essere sentito dai federali. Audizione che gli è stata accordata per lunedì mattina. Pulvirenti sarà accompagnato dal legale del club, Eduardo Chiacchio e dai suoi avvocati penalisti, Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi.