Il secondo posto conquistato dalla Lazio, e un attacco che non segna più. Dopo il tanto temuto sorpasso da parte dei cugini biancocelesti si respira un'aria pesante sulla sponda giallorossa del Tevere.
I tifosi della Roma non l'hanno presa per niente bene, anche perchè ormai si erano abituati a quella piazza d'onore. Dopo 595 giorni dal debutto di Rudi Garcia sulla panchina giallorossa, infatti, la squadra guidata dal tecnico francese è scalata in terza posizione. Per la prima volta, dopo 67 giornate consecutive in cui si era ritrovata in testa o nel peggiore dei casi immediatamente alle spalle della capolista, la Roma è scesa al terzo gradino del podio. Il pass per l'accesso diretto alla Champions adesso ha quindi acquisito un valore doppio: economico da un lato (i ricavi Uefa sono indispensabili per il bilancio di Trigoria), campanilistico dall'altro (finire alle spalle della Lazio dopo aver annunciato la vittoria dello scudetto rappresenterebbe un boccone amaro difficilmente digeribile dall'ambiente romanista).
Per eseguire il controsorpasso, tuttavia, sarà indispensabile ritrovare i gol degli attaccanti. Nessuna delle 5 reti segnate nelle ultime 8 partite (tra campionato e coppe) è stata realizzata da giocatori schierati in attacco. L'ultima partita in cui il reparto avanzato ha modificato il risultato è lontana quasi due mesi (Feyenoord-Roma 1-2 con Ljajic e Gervinho). «L'attacco della Roma è diventato inesistente. Si segna un gol e stop, e se gli avversari segnano siamo condannati al pareggio o alla sconfitta» è l'opinione diffusa tra i tifosi, che non si capacitano ancora degli acquisti di Ibarbo e Doumbia, quest'ultimo criticato ferocemente anche dopo il quarto d'ora finale giocato a Torino.
Per ritrovare un pò di verve offensiva Garcia si augura adesso di riavere già con l'Atalanta il pupillo Gervinho che con Totti e Ljajic ha formato il tridente più gettonato in stagione, schierato 9 volte dall'inizio nelle 42 partite ufficiali disputate tra campionato, Europa e Coppa Italia. Viceversa, il terzetto di Torino composto da Ibarbo, Iturbe e Ljajic non si era mai visto prima ed è stato il 19/o tridente stagionale della Roma.
(ansa)