La sfida scudetto ultima scorsa tra Juve e Roma riparte rafforzata dagli eventi del primo mese di mercato, e molto lascia pensare che i giallorossi stiano colmando il gap che li separava dai vincitori degli ultimi tre scudetti. Alle loro spalle una seconda fila con Napoli e Fiorentina, una terza con le milanesi in ristrutturazione. C'è poi una quarta, prima del gruppone che pensa soprattutto a salvarsi, preceduta dalla Lazio e da una tra Parma, Torino, Udinese e Verona.
È questa ora la griglia del campionato, ma le trattative di agosto e le amichevoli in corso possono mutare qualcosa. Molto deludenti per i tifosi le compravendite di luglio: la crisi è ancora palpabile e rispetto ai fuochi d'artificio di Liga e Premier si capisce bene perchè il calcio italiano rimanga stabilmente nelle retrovie. Parametri zero e prestiti onerosi impazzano e il primo obiettivo delle squadre è quello di riuscire a tenere i top players rimasti (Cuadrado, Strootman, Pjanic, Benatia, Vidal, Pogba, Higuain,Icardi, Cerci). La Juve ha subito l'addio choc di Conte,si è liberata di ingaggi pesanti (Vucinic, Quagliarella), ha rinforzato fasce e centrocampo con Evra e Pereyra ( Romulo in arrivo) e in attacco linfa vitale col talento Morata che però è fermo per infortunio. Ma è la Roma finora la regina del mercato grazie all'abilità di Sabatini: ha tolto Iturbe alla Juve e Astori alla Lazio, ha tenuto i pezzi da 90 e ha completato l'organico con molti inserimenti mirati, oltre a catturare vari giovani promettenti (nel mirino 2015 c'è anche Scuffet). Garcia è attrezzato per affrontare la Champions e per partire ad armi pari con Allegri alle prese col gravoso compito di non sfigurare nel confronto con Conte.
In rampa di lancio anche il Napoli che ha inserito solo buoni giocatori per la rosa, attende ricambi a centrocampo ma ha un organico collaudato e Benitez, che ha le forche caudine dello spareggio Champions, lavora tranquillo. Discorso simile per la Fiorentina che spera di poter contare su Gomez e Rossi e sta facendo sacrifici per trattenere Cuadrado, che vale 40 milioni. Con lui la Champions è possibile. Più rocciosa appare l'Inter se Mazzarri potrà inserire Medel oltre a M'Vila a centrocampo. Rinforzate le fasce con Dodò, la difesa col totem Vidic, mentre in attacco si attende Osvaldo. Più complicato il cammino del Milan a cui serve un esterno da affiancare a un Balotelli molto criticato in società. Dopo l'ingaggio di Kakà il club sta tentando di liberarsi di Robinho, ma tutti i reparti appaiono incompleti e l'entusiasmo di Inzaghi potrebbe non bastare. Se trova un paio di centrali affidabili la Lazio può battersi per l'Europa visto l'organico discreto e l'arrivo di Basta e Parolo, ma i rapporti tra tifosi e Lotito rimangono incendiari dopo l'affare Astori. Tra le aspiranti sorprese il Torino parte bene con Quagliarella e Cerci e la conferma di Darmian mentre dopo lo choc Europa League il Parma appare un pò in disarmo.
Tra i nuovi tecnici si attende con curiosità Stramaccioni che ha un'Udinese bene equilibrata con le conferme del baby Scuffet e del vecchio di Natale, a 7 gol dal traguardo storico di 200 in serie A. Molto atteso anche il ritorno di Zeman che può plasmare un Cagliari effervescente. Mandorlini e Colantuono hanno l'esperienza per pilotare in salvo Verona e Atalanta dei goleador Toni e Denis. Genoa (ha preso Matri) e Sampdoria (ha confermato Gabbiadini) possono aspirare al centroclassifica mentre sarà duro per Chievo, Sassuolo e le tre neopromosse Palermo, Empoli e Cesena. Ma, come sempre, una buona fetta di pronostici è destinata a volatilizzarsi per l'affascinante imprevedibilità del pallone.
(ansa)