I 10 peccati... capitali

12/07/2014 alle 15:00.
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La Roma si appresta a vivere una nuova stagione, la seconda sotto la guida tecnica di . Calciatori nuovi e non si raduneranno martedì 15 luglio al centro sportivo “” di Trigoria per vivere un altro anno di emozioni in Italia e in Europa. Alcuni arriveranno subito, altri dopo le vacanze. Quello che sicuramente non mancherà all’appello sarà : vivrà la ventitreesima stagione della sua storia calcistica e il 4 settembre prossimo festeggerà i 20 anni dal primo gol in Serie A, segnato contro il Foggia allo stadio Olimpico. Poco meno di un quarto di secolo vissuto con la maglia giallorossa. Un periodo in cui in campionato ha collezionato 561 presenze e segnato 235 gol. Mettendoci coppe varie i numeri crescono a 707 apparizioni e 290 reti. Numeri da leggenda, non a caso è il secondo bomber di sempre della Serie A. Per celebrarlo sono stati spesi fiumi di parole per descrivere le gesta e i gol. Questa volta vogliamo utilizzare una chiave diversa, raccontare dieci perle della carriera del che per sfortuna o altro non sono andate a buon fine. Dieci, come il suo numero di maglia dal 1998. Dieci conclusioni imprendibili sulla traversa, sul palo, fuori di poco o annullate per una questione di centimetri. Il calcio è anche questo, purtroppo. Ma il calcio è soprattutto lui: .

1) Serie A 1998-1999, Milan-Roma 3-2: una partita dominata dalla Roma di Zeman, ma persa per una scarsa attenzione difensiva dei giallorossi. è uno dei migliori in campo, ispira i compagni con passaggi illuminanti e sfiora un gol da antologia: riceve palla da Di Francesco, la stoppa e, praticamente da fermo, lascia partire un esterno fortissimo, ma sfortunato perché finisce sulla traversa. Francesco impreca, sbraccia, si dispera. Collina lo consola con un amichevole buffetto.

2) Serie A 2002-2003, Piacenza-Roma 0-0: al limite dell’area e Cassano si scambiano la palla a modo loro, con tocchi corti e precisi che disorientano i difensori avversari. Il capitano, servito deliziosamente dal talento barese, dal limite dell’area, lascia partire un cucchiaio in corsa clamoroso che Guardalben può soltanto guardare finire sul palo.

3) Serie A 2003-2004, Roma- 4-0: cambio gioco di Lima, – dai venti metri – stoppa di petto, mette giù e, di , scaglia un tiro di potenza inaudita. La sfera finisce sulla traversa, Buffon cerca di intervenire, ma può solo guardare il pallone colpire il legno.

4) Serie A 2003-2004, Roma-Empoli 3-0: sul neutro di Palermo è show che contribuisce alla vittoria con una doppietta. Il bottino personale poteva salire a tre con un numero sensazionale: Francesco scambia con un compagno in un’azione da calcio d’angolo. Elude un difensore empolese in velocità, supera Vannucchi con un tunnel e da posizione defilata – in posizione di sparo – tira di , ma la sfera esce di poco.

5) Serie A 2004-2005, Roma-Palermo 1-1: punizione dalla distanza per la Roma, sotto porta di . calcia di interno e disegna una traiettoria impeccabile. La palla si staglia sul primo palo difeso dal . Ma non finisce qui: la sfera conclude il suo viaggio cogliendo l’altro legno e, invece di entrare in porta, finisce tra le braccia del fortunato Guardalben.

6) Serie A 2004-2005, -Roma 1-2: da metà campo, sul risultato di 1-1, raccoglie un invito di testa di e, vendendo Lupatelli fuori dai pali, spara di prima intenzione di verso la porta. Il pallone è preciso, ma l’ex giallorosso salva quasi sulla linea anticipando pure l’arrivo di Montella pronto a correggere in rete. Francesco, in maglia arancione, si mette le mani tra i capelli ed esclama in romano stretto: “Mamma mia…”.

7) Serie A 2004-2005, Roma-Livorno 3-0: è l’uomo della partita con una doppietta fantastica. La sua prestazione è maiuscola, rovinata solo da una decisione della terna arbitrale che annulla un gol d’autore al numero 10. Un pallonetto di esterno in corsa, impossibile solo da pensare, che scavalca Amelia. Peccato che l’arbitro aveva già interrotto il gioco per un fuori gioco dubbio. In certe occasioni dovrebbe intervenire il Dio del calcio, anche se si è in presenza di un’irregolarità.

8) Coppa Italia 2005-2006, Roma- 0-1: la squadra giallorossa di Spalletti aveva vinto 3-2 al Delle Alpi e per passare il turno è sufficiente un pareggio o anche una sconfitta 1-0. Calcio di punizione sotto curva Nord per la Roma, il parziale è sullo 0-0. Della conclusione piazzata, defilata sulla sinistra, si incarica : l’esecuzione è di esterno , a giro alla Roberto Carlos. La traiettoria aggira la barriera ed è indirizzata sul primo palo, ma la risposta di Abbiati in angolo è strepitosa.

9) Serie A 2005-2006, Parma-Roma 0-3: punizione di Chivu dalla destra, colpo di tacco del capitano che, di spalle, prova a sorprendere Bucci. L’estremo difensore gialloblù salva un pallone destinato sotto la traversa e mette in angolo. Per sarebbe stato un gol inedito, dato che non ha mai violato la porta avversaria con un colpo di tacco.

10) Serie A 2012-2013, Roma-Parma 2-0: nel giorno in cui supera Nordahl nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, il capitano sfiora un gol clamoroso direttamente da calcio di punizione. L’arbitro Russo fischia un fallo per i giallorossi poco dopo il limite dell’area, in una posizione defilata sulla sinistra buona più per un cross al centro che per un tiro in porta. va sul pallone e con un interno potentissimo indirizza una conclusione imprendibile per Mirante. La soddisfazione della rete gliela toglie soltanto una traversa clamorosa e un rimbalzo sfortunato sulla linea.

(asroma.it)

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