"Meglio una candidatura che abbia il più alto consenso possibile, in modo che venga condivisa con le persone che hanno voce in capitolo nella Federazione". Lo dice il presidente del Coni Giovanni Malagò in merito al successore di Giancarlo Abete alla presidenza della Federcalcio. "Possono esserci pure cinque candidature - aggiunge - L'importante è che quella vincente abbia una maggioranza di consensi in modo che non si sveglino il giorno dopo e dicano: ve l'avevo detto, non era la persona giusta".
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"Il lavoro di presidente federale è un super full time job. Chi lo può fare? Una persona molto benestante, un pensionato o uno che ha interessi... per dirlo in maniera elegante - ha aggiunto Giovanni Malagò, durante il convegno 'L'impatto economico dello sport' alla Camera dei Deputati -. Nel nostro mondo tra le tante ipocrisie abbiamo anche quella dell'indennità, a cominciare da quella del presidente federale. A me vengono in mente tanti ottimi potenziali presidenti, ma con queste premesse chi si avvicina a questa roba? Io ho varato l'indennità da 36.000 euro lordi che i burocrati devono ancora sdoganare. Chapeau davanti a dirigenti come Platini e Rummenigge, che però hanno messo qualche soldo da parte nella loro carriera...Bisogna tenere conto di queste considerazioni
(adnkronos)