GASPORT (L. GARLANDO) - Sarà un sabato di passione anche per la paganissima Via Crucis del campionato. Potrebbero arrivare le prime sentenze definitive o indicazioni che assomiglieranno molto a una sentenza. Aspettatevi sorprese prima ancora che si schiudano le uova.
Stazione scudetto Gli otto punti di vantaggio e ancora più la prova di forza della Juventus a Udine lasciano alla Roma speranze di scudetto che rasentano l’utopia. Più realistico aspettarci indicazioni sulla data e la sede della prossima festa tricolore di Madama. Se la Roma perderà punti nella temibile tana della Fiorentina e in casa contro il Milan (un punto in 2 gare), Conte potrà festeggiare il suo, storico, terzo scudetto consecutivo già venerdì 25 aprile quando è in programma l’anticipo tra i giallorossi e il Milan. Altrimenti potrebbe bastare un po’ di pazienza fino a lunedì 28 aprile a Reggio Emilia contro il Sassuolo. A patto che oggi la Juve non incespichi nel Bologna, chiaro. La società prima, Conte poi, hanno gettato intonaco tranquillizzante su qualsiasi possibile crepa relativa al rinnovo contrattuale del mister, proprio per non disperdere energie e concentrazione al momento del match point. Lo Juventus Stadium, 16 vittorie in 16 partite, è lo scrigno ideale.
Roma Champions Ma per la Roma potrebbe anche diventare una giornata di incasso e non di resa. Se la splendida creatura di Garcia vince a Firenze o mantiene comunque i 12 punti di margine sul Napoli, avrà già la certezza di un secondo posto che vale uno scudetto, vista la rivoluzione estiva, e che garantisce la Champions senza preliminare. La sfida del Franchi va letta anche in ottica internazionale. Più che una partita, è una sfilata di moda: ecco il miglior calcio che possiamo permetterci (Juve a parte), ecco i migliori tecnici del torneo che hanno fondato il proprio impero su qualità e coraggio tattico, cioè sui parametri che impone l’Europa. Fiorentina e Roma sono diverse: la densità del possesso contro la corsa verticale, altra garanzia di spettacolo. In comune l’altissima qualità tecnica. Se un pallone potesse scegliere, oggi rotolerebbe a Firenze, sicuro di capitare tra piedi che lo coccolano. Il Napoli, lontano da ambizioni o paure, va a Udine senza Higuain per onorare il terzo posto e allenare l’attesa della finale di Coppa Italia che può dare un senso sublime a una stagione già positiva. (...)