RADIO UNO - Il presidente della FIGC, Giancarlo Abete, è intervenuto all'interno della trasmissione Radio Anch'io Lo Sport. Queste le sue parole sul caso Destro e la Nazionale:
«La prova tv? Esiste da tempo e le norme sono chiare. È importante garantire l'indipendenza del giudice sportivo, ma qui da noi c'è sempre la difficoltà di essere interpretati come soggetti che danno indicazioni che posso condizionare il giudizio, in un modo o nell'altro. La prova tv esiste dal '99 per lo scambio di persona e dal 2005 per gli atti di violenza in campo - ha ricordato Abete -. È un fatto acquisito per il calcio che ha deciso di usare lo strumento tecnologico per valutare determinate situazioni e la norma spiega che vi si ricorre quando l'arbitro dice di non aver visto l'atto di violenza in campo. Se invece ha visto e valutato, non si utilizza». Abete ha poi affermato che al momento non ci sono in vista modifiche ai regolamenti internazionali che possano introdurre l'uso immediato di tecnologie per episodi dubbi in campo».
«In vista del Mondiale il lavoro del ct Prandelli si è complicato. Sono emersi tanti giocatori in questi ultimi periodi, cresciuti in qualità e prestazioni. La scelta è più difficile ma ben venga. Per la scelta sarà importantissima anche la valutazione sulla condizione fisica e anche a questo serve lo stage azzurro da oggi a Coverciano. Con tanta scelta è comunque difficile, anche opinione pubblica potrebbe non essere tutta contenta».