Testa-coda all'Olimpico domani tra Roma e Catania e 28 punti di differenza che sembrano dire di una partita già scritta. Ma Rudi Garcia non si fida, complici anche le assenze pesanti di De Rossi e Strootman che obbligano il tecnico francese a un turnover obbligato
Oggi, nell'allenamento di rifinitura della vigilia, Garcia ha mischiato le carte con Taddei, Florenzi, Marquinho da una parte e Pjanic-Bradley supportati dal giovane Ricci dall'altra sulla mediana. Il gruppo, privo degli squalificati oltre che degli infortunati Balzaretti, Borriello e Caprari, ha svolto essenzialmente lavoro tattico, prima diviso in due parti e poi con partitelle tattiche (entrambi gli schieramenti hanno utilizzato il classico 4-3-3), in cui Garcia ha provato anche l'ipotesi di Florenzi arretrato. Resta comunque in piedi la possibilità di un impiego di Taddei dal primo minuto (in questo caso potrebbe prendere piede un 4-2-3-1, anche se l'ipotesi pare remota e semmai da utilizzare solo a partita in corso), così come l'utilizzo di Torosidis al posto di Maicon, affaticato e in diffida e che solo oggi si è allenato in gruppo.
Con Pjanic e Bradley gli unici sicuri della maglia e della posizione a centrocampo, resta insomma solo da decidere chi sarà il terzo a completare il reparto: il ballottaggio sembra ristretto a Florenzi o Taddei. L'unica certezza è legata al ritorno dal 1' di Francesco Totti, più che mai uomo della provvidenza per non perdere altro terreno con la Juventus. Il capitano, tornato in campo nell'ultima mezzora lunedì scorso al Meazza, non gioca titolare dalla gara interna contro il Napoli, era il 18 ottobre. Con il n.10 e l'inamovibile Gervinho, Garcia potrebbe di nuovo puntare su Ljajic come a San Siro, lasciando inizialmente in panchina Destro, comunque non ancora al top della condizione ma pronto a subentrare a Totti nel secondo tempo.
Proprio il capitano ha oggi mandato gli auguri di Buon Natale ai tifosi giallorossi: «Sarei banale a dire quello che vorrei trovare sotto l'albero - le sue parole a Roma Channel - cercherò in tutti i modi di farmi un bellissimo regalo, ma soprattutto vorrei farne uno grandissimo ai tifosi che se lo meritano più di tutti. Ora sto bene, sto ritrovando la condizione migliore, è normale che non sono al 100% perchè non sono bionico. L'importante è che l'infortunio sia stato messo da parte e accantonato, ora devo riprendere da dove ho lasciato». Anche in vista del big match del 5 gennaio a Torino: «Giochiamo un secondo derby ma anche se dovesse andare male non sarebbe finito il campionato», e in ogni caso - conclude con una battuta - «visto che la Befana non ci porta sempre bene a noi, di questo anticipo siamo stati tutti contenti».
(ansa)