Diversamente da quanto raccontato da alcuni organi di stampa nei giorni scorsi, Gaetano Papalia non ha intenzione di ostacolare Luca Parnasi. Lo conferma il diretto interessato, ormai ex proprietario dell'ippodromo di Tor di Valle. Queste le sue parole:
"Non cè niente di vero in quanto pubblicato. non mi opporrei mai a unoperazione (la vendita dellarea di Tor di Valle, n.d.r.) che ho cercato e voluto io nel momento in cui lippica ha condannato Tor di Valle a non esserci più. La fortuna ha voluto che la Cushman & Wakefield abbia scelto Tor di Valle come la migliore delle settanta aree che erano state proposte per lo stadio.
Sul concordato preventivo chiesto il 26 giugno dalla Sais di Papalia al tribunale fallimentare:
E stato un lavoro durissimo, ma ben fatto. Abbiamo presentato al giudice delegato (Umberto Gentili, n.d.r.) un piano che prevede il pagamento integrale di tutti i creditori privilegiati (tra i quali cè Equitalia, n.d.r.) e chirografari (questi ultimi in quattro rate semestrali, n.d.r.). E evidente che le risorse vengono dal pagamento da parte di Parnasi che con i suoi consulenti ha partecipato alla formazione del piano.
Parnasi dovrà mettere sul piatto 42 milioni in tutto, cifra che Papalia non ritiene eccessiva: "Penso sia un prezzo giusto se è vero che Cushman & Wakefield ha ritenuto la nostra area la più idonea su settanta per farci lo stadio"
(romapost.it)