Un successo convincente e per di più sotto gli occhi del presidente. La tournee americana della Roma parte col piede giusto grazie alla vittoria per 3-1 sulle stelle della Major League Soccer. Davanti a Pallotta, la squadra di Garcia ha sollevato il trofeo dell'All-Star Game 2013, offrendo spettacolo e gol. Tra i più acclamati allo Sporting Park di Kansas City
Insomma, nei giorni in cui la Roma si allenerà a Boston (fino al 5 agosto), Pallotta potrebbe anche decidere di sedersi al tavolo col numero 10 per cercare di accelerare una trattativa che Totti vorrebbe vedere conclusa positivamente prima dell'avvio del campionato. Di appendere gli scarpini al chiodo, d'altronde, non ne ha voglia: «Continuare a giocare? Se mi sento bene, sì. Non mi pongo limiti, ho avuto un'ottima carriera anche se con la Roma avremmo potuto vincere di più, sia in campionato che in coppa. Purtroppo non lo abbiamo fatto». E il compito di conquistare nuovi trofei è quello che attende Rudi Garcia, arrivato dalla Francia per riportare la Roma al vertice in Italia e in Europa. Finora il tecnico è apparso soddisfatto per le risposte date dalla squadra. «Sono contento della prestazione e sono molto soddisfatto del mio centrocampo - le sue parole dopo il successo alla prima uscita negli Usa - Ci siamo allenati questi giorni e sapevo che i ragazzi avrebbero giocato con la stanchezza. A volte però quando non hai le gambe per la partita devi giocare con la tua testa ed è quello che i giocatori hanno fatto». Il feeling tra allenatore e squadra è stato poi confermato da Pjanic, schierato da regista nell'All-Star Game: «Nel ruolo mi trovo benissimo, mi piace. Garcia sta facendo bene, e anche noi perchè ci ascoltiamo. Per adesso va bene, poi ci sono cose da migliorare, ma ci divertiamo».
(ansa)