Continuare a cedere per liberarsi di giocatori in esubero e ingaggi pesanti. La Roma, dopo aver venduto Osvaldo al Southampton, non ha chiuso le porte di Trigoria. Anzi, il ds Walter Sabatini è più che mai impegnato sul mercato per provare a piazzare i vari Julio S
Con la partenza di Borriello, però, potrebbe anche aprirsi la strada per provare ad arrivare a Matri (su cui è in forte pressing il Napoli), mentre senza la sua cessione sarà impossibile acquistare una punta con un ingaggio da prima fascia. Sull'esterno, invece, la Roma si è già cautelata con l'arrivo di Gervinho, il cui acquisto dall'Arsenal è stato ufficializzato dalla società. Ai Gunners finiranno 8 milioni, cui potranno aggiungersene altri 1,75 per bonus legati al raggiungimento da parte dell'ivoriano di determinati obiettivi sportivi. Con il calciatore è stato invece sottoscritto un contratto quadriennale. L'obiettivo, a prescindere se arriverà o meno un nuovo attaccante da 20 gol, sarà comunque quello di tornare in Europa. «Questa sarà la terza stagione per la Roma senza coppe europee, quindi l'obiettivo fondamentale è riportare questa squadra e questi colori in Europa» ha infatti ammesso De Sanctis nel corso della presentazione. Il portiere, che ha mostrato personalità da vendere (qualità che hanno inciso profondamente sul suo arrivo a Trigoria), ha aggiunto che per lui «questa è l'ennesima sfida, e la affronto con grandissimo entusiasmo e voglia di far bene».
«La Juventus parte davanti a tutte, e il Napoli ha costruito un organico fortissimo, ma anche noi siamo competitivi - ha spiegato il giocatore - Sulla carta siamo un pochino sotto, ma sono fiducioso. Dobbiamo partire subito bene per toglierci delle grandi soddisfazioni, poi i conti li faremo alla fine». «I risultati non mancheranno per motivi tecnici o tattici perchè l'allenatore è forte e la squadra anche. Sarà fondamentale costruire una mentalità forte e compatta, con giocatori che pensino prima al bene del gruppo e poi agli interessi personali - la ricetta di De Sanctis per tornare al vertice - I portieri qui hanno avuto problemi? Perchè è mancata prima la squadra. La Roma deve tornare a fare la differenza dal punto di vista umano. Io leader? Quando c'è da dire una parola in più va detta, ma sono le prestazioni sul campo a legittimare le parole. Totti sarà il nostro leader negli spogliatoi e in campo. La differenza la fanno gli uomini e le motivazioni». In conclusione, un messaggio ai tifosi, ancora amareggiati per il ko nel derby in finale di Coppa Italia: «Dico loro di guardare al futuro con positività e fiducia perchè quest'anno si troveranno di fronte una squadra che gli permetterà di rialzare la testa. Io me la prendo questa responsabilità, ci credo fortemente»
(ansa)