«Domenica sera è stata una goliardata, però adesso fate i bravi». Intervenuto alla serata finale della Festa della Dea, il presidente atalantino Antonio Percassi ha chiuso cosi il caso del carro armato che aveva schiacciato due vecchie auto dipinte con i colori d
La manifestazione si e chiusa ieri sera con unaltra trovata: a finire simbolicamente nel mirino dei tifosi, stavolta, sono stati i giornalisti. Dopo il carro armato e infatti entrata in scena una mietitrebbiatrice, che ha fatto a pezzi un cumulo di quotidiani.
(ansa)
Giulio Migliaccio si dice ''dispiaciuto'' per l'episodio del carro armato andato in scena alla Festa della Dea. Il mediano atalantino, che domenica sera a bordo del mezzo militare che ha schiacciato due auto dipinte con i colori della Roma e del Brescia, ha spiegato tramite il sito dell'Atalanta di essere stato protagonista suo malgrado della vicenda. ''Riguardo all'episodio del carro armato, che mi ha visto inconsapevolmente protagonista - spiega Migliaccio -, intendo precisare quanto segue: in un'atmosfera festosa ed in mezzo ad una folla immensa di tifosi, tra cui una moltitudine di donne e bambini, sono stato invitato a salire sul carro armato, che da anni gira alla Festa della Dea, trasportando giocatori e dirigenti per un saluto alla gente, in modo che siano visibili a tutti''.
''Non potevo assolutamente immaginare - prosegue il giocatore - che, ad un certo punto, avremmo schiacciato due carcasse di auto. Me ne sono accorto quando il carro armato ci stava salendo sopra e non potendole vedere, perche' ero in alto e dietro, non sapevo che le stesse riportavano i simboli di due societa' di calcio''. Il giocatore rivendica poi i suoi valori di correttezza e sportivita': ''Comunque, anche se ignaro protagonista, sono molto dispiaciuto dell'episodio. Basti pensare che, nella mia non brevissima carriera di calciatore, mi sono sempre ispirato ai sani valori dello sport ed alla massima correttezza in campo, tanto da ricevere, in quasi 500 partite giocate, un solo cartellino rosso, per giunta per doppia ammonizione''
(atalanta.it)