«Se mi confermerei? No, perchè mi sento incapace! - l'ironica battuta di Andreazzoli nella sala stampa di Trigoria - Ma vi pare che vengo qui e dico che non mi riconfermerei? Io faccio questo mestiere, credo di saperlo fare bene, qui o altrove. La cronaca dice che la Roma sta cercando un nuovo tecnico? E lo ha trovato? Vi siete dimenticati che questa squadra ha ancora un allenatore con pieni poteri e tutti i diritti che gli dà la carica, anche se non è menzionato o contemplato. E comunque come ho già detto il mio destino lo controllo e decido io». Il destino della Roma, comunque, sarà quello di puntare su un nuovo allenatore il prossimo anno. A lui sarà chiesto di ripartire da zero per quel salto di qualità mancato nelle ultime due stagioni nonostante investimenti importanti che non hanno prodotto risultati sul campo.

«Ma non parlerei di stagione mediocre, secondo me è sufficiente - il punto di vista di Andreazzoli - si sono viste anche buone cose nella prima fase di Zeman con un gioco spumeggiante, poi ci sono state delle difficoltà. La prossima settimana poi abbiamo un obiettivo molto importante (la finale di Coppa Italia, ndr) che potrebbe trasformare l'annata da sufficiente in buona. Aspettiamo, noi siamo molto fiduciosi». Prima di affrontare la Lazio, però, si dovrà giocare contro il Napoli senza poter contare sullo squalificato Totti, oltre agli indisponibili De Rossi, Marquinhos, Balzaretti e Stekelenburg.

«Vogliamo cercare di vincere come sempre, particolarmente davanti al nostro pubblico - le parole di Andreazzoli - vorremmo chiudere in bellezza questo campionato togliendoci una soddisfazione contro un'avversaria di assoluto rispetto. Però è chiaro che il pensiero va anche a domenica prossima». Al derby che vale un'intera stagione, e forse anche di più.

(ansa)