SKY SPORT - Aurelio Andreazzoli, presente a Coverciano per la premiazione agli allenatori in relazione alla stagione 2011/2012, ha rilasciato delle dichiarazioni. Questo il suo intervento:
Una partita inaspettata per una vittoria fondamentale.
Era una tappa importantissima. Abbiamo vissuto il pre-gara con apprensione. E' stata intensa su tutti i punti di vista. I ragazzi si sono espressi bene.
Vittoria della grande applicazione.
E' un'analisi corretta. I ragazzi hanno seguito i nostri propositi. A fine gara siamo stati contenti della loro risposta. Emozioni? Io credo nei sogni. Senza, non si va da nessuna parte. Come entità astratta non portano lontano ma bisogna ottenere ciò per cui si lavora, desiderandolo.
Si parla molto dello spogliatoio. Ci descrive il gruppo dei ragazzi?
L'ho già detto durante la prima chiacchierata. E' un gruppo di lavoro stupendo che si predispone in modo eccellente. Non ho mai dovuto puntualizzare nulla; ho inserito delle regole, senza avere problemi nel farle applicare. Fra loro sono amici. Se ci sono stati dei problemi, come quello del rigore di Genova, si risolve prima davanti la squadra poi tra di noi. A dimostrazione che nulla di ciò che emerge fuori è vero.
Raccogliere una notizia, anche se è falsa, e tutto l'ambiente la rende vera: questo è un grave errore, specialmente per chi ha il dovere e la responsabilità di informare.
Bisogna sapere anche che abbiamo il dovere di filtrare, altrimenti facciamo danni morali, di gruppo, per la società.
Ha incrociato Zeman?
L'ho applaudito fra il pubblico ma non abbiamo avuto modo di incrociarci.
De Rossi ha ancora margini di crescita?
Si ha ampi margini di miglioramento. Con la Juventus è stato bravo, ha giocato bene. Ha dato il massimo di quello che può dare in questo momento.
Il dualismo con Tachtsidis può averlo fiaccato a livello mentale?
Può essere ma non penso. La competizione nello sport è intrinseca. Può darsi che l'abbia disturbato però sono momenti passati. Io sono abituato a mettere dei paletti, dal quale ripartire verso la direzione decisa. Daniele deve mettersi dietro le spalle il passato e impegnarsi per far vedere al pubblico ciò di cui è capace.
Lui è stato tra i pochi centrocampisti al mondo che potevano dirsi "migliori": ci ritornerà sicuramente. Non cisarà nessuna difficoltà perchè lui torni ad essere al top.
Milan-Barcellona: c'è possibilità per i rossoneri?
La gara è difficile. La consapevolezza della difficoltà Allegri ce l'ha. Ma il bello del calcio è questo. Tu anche se sei sconfitto in partenza, devi credere di riuscire a invertire il pronostico. Il Barcellona non ha vinto tutte le partite della sua storia...
Lei vive a Trigoria. Dopo la vittoria con la Juventus ha avuto la tentazione di prendersi l'abbraccio della gente?
No, a me Trigoria dà ampia libertà. A volte ho fatto anche il guardiano spegnendo i fari che erano rimasti accesi. Conosco vita, morte e miracoli di ciò che accade dentro al Fulvio Bernardini.
TMW - Il tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli ha parlato da Coverciano dove questa mattina è stato premiato Antonio Conte con la Panchina d'Oro. Queste le parole del mister giallorosso:
"La vittoria con la Juventus non è stata una resurrezione, deve semplicemente essere un punto di partenza, una base da cui costruire qualcosa".
Totti?
Di Francesco possiamo dire solo cose bellissime. Penso ad esempio al gol di sabato, ma non solo.
Il fallo su Pirlo?
Non l'ho visto quindi non posso dare giudizi, ma Conte non è uno che esagera. Io lo invito sempre ad essere da esempio per gli altri, e lui lo fa benissimo stando dietro le quinte. Sta un passo indietro quando potrebbe tranquillamente stare tre passi avanti. Nel calcio stare due passi indietro di solito è visto negativamente, ma io credo che sia un pregio.
Gli obiettivi per la Roma?
Pensare all'Atalanta sfruttando l'onda positiva.
Osvaldo?
Chi ha occhi per vedere avrà senz'altro capito guardando l'esultanza che i problemi emersi erano pura fantasia.
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