Prima la 'bacchettata' (''Lasciare il campo non credo sia la soluzione''), poi la 'frenata' (la dignita' della persona e' prevalente rispetto alla partita di calcio). Infine oggi il 'pugno duro' contro il razzismo nel calcio: il presidente della Fifa, Josepp Blatter,
In Russia per un giro d'orizzonte in vista dei Mondiali 2018, Blatter ha ricordato che ''il calcio e' parte integrante della societa', con oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo. Noi dobbiamo dare l'esempio ma senza sanzioni piu' severe non cambiera' mai nulla''. Una presa di posizione durissima quella di Blatter dopo la 'sgridata' all'indirizzo del Milan all' indomani dell'uscita dal campo dei rossoneri a Busto Arsizio: ''Quello che ha fatto Boateng era giusto per attirare l'attenzione - aveva chiosato - ma insisto a pensare che non sia la soluzione giusta. Contro il razzismo ci vogliono tolleranza zero e sanzioni dure. Non penso che un giocatore possa lasciare il campo perche' in quel caso interviene la squalifica''. Poi, in occasione della consegna del Pallone d'Oro a Zurigo Blatter aveva insistito sulla necessita' che ''il calcio trovi soluzioni sostenibili per affrontare il problema''. Ora la 'svolta' rigorista che fra tre settimane potrebbe essere messa nero su bianco.
(ansa)